Friccica Italia. Sullo Ius scholae torna la vecchia fronda a Tajani. Il partito sul tema non è affatto unito (di F. Crippa)
Non avrà causato un terremoto, ma quando ha tirato fuori il discorso ius scholae di certo Antonio Tajani ha dato una scossa al partito. E così dentro Forza Italia si è rianimato il dibattito interno tra chi vorrebbe subito la riforma della cittadinanza e chi ritiene che non sia un’urgenza. Niente di strano, viene da osservare, perché una politica che rifiuta la complessità non è una buona politica. (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Intanto la possibilità di dare la cittadinanza ai giovani che abbiano completato il corso di studi con successo, e ribadisco con successo, e dunque siano culturalmente italiani, regola peraltro più giusta e più severa di oggi che favorirà l'integrazione", ha sottolineato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il dibattito sulla riforma della cittadinanza è stato un mero esercizio di politichese e retorica: la sostanza è che non avremo lo Ius Scholae (figurarsi lo Ius Soli) e non possiamo neanche prendercela col governo Meloni. (Fanpage.it)
Durante un incontro a Bruxelles, Tajani ha sottolineato l’importanza di riformare sia lo Ius Scholae sia lo Ius Sanguinis, in modo da garantire una maggiore equità e coerenza nelle norme sulla cittadinanza. (Stranieri in Italia)
– In una recente intervista con Repubblica, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha ribadito con fermezza la posizione del suo partito sul tema dello “Ius Scholae”. Una dichiarazione netta che mette in evidenza l’impegno del PD verso una riforma che, secondo Schlein, non può più essere rimandata. (Stranieri in Italia)
Cittadinanza, Carlo Calenda presenta l’emendamento sullo Ius Scholae: “Basta rumore. Vediamo chi ci sta” Di (Orizzonte Scuola)
Poiché è un emendamento, i tempi sarebbero più rapidi rispetto a una proposta di legge. Il testo fissa il paletto della cittadinanza a dieci anni di studi. (Fanpage.it)