“Stop alla serie Disney+ su Sarah Scazzi”: il Comune di Avetrana chiede la sospensione e la rettifica del titolo
L'amministrazione comunale di Avetrana, attraverso i suoi avvocati, ha depositato un ricorso cautelare d'urgenza per chiedere la rettifica della denominazione della serie tv 'Avetrana - Qui non è Hollywood' e la sua "sospensione immediata". Come già annunciato dal sindaco Antonio Iazzi a Repubblica, è arrivata la richiesta legale. La serie parla dell'omicidio della quindicenne Sarah Scazzi, avve… (La Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
Originariamente era prevista per il 25 ottobre, poi il tribunale di Taranto aveva disposto la sospensione su ricorso del sindaco della cittadina pugliese (Open)
Sì, la serie dedicata all'omicidio di Sarah Scazzi uscirà. Ma con un titolo diverso. (Corriere del Ticino)
La vicenda, però, sembra destinata a continuare. Ecco i prossimi step del processo. Le motivazioni sottese alla richiesta di bloccare la messa in onda riguardano l’immagine negativa che il programma potrebbe portare alla comunità. (macitynet.it)
Avetrana, il tribunale ferma la fiction su Sarah Scazzi a due giorni dalla messa in onda. Polemiche a non finire per la distribuzione della serie tv sulle dinamiche dell'omicidio della giovane Sarah Scazzi ad Avetrana è diventato un caso a sé. (leggo.it)
La serie di Pippo Mezzapesa che vorrebbe dirci di più sul lato umano di Sarah Scazzi e della famiglia Misseri sarebbe dovuta uscire oggi su Disney+, ma un ricorso del Comune della cittadina pugliese ha fermato tutto. (Rolling Stone Italia)
– Gli autori e gli sceneggiatori italiani del mondo dell’audiovisivo, rappresentati dalle associazioni 100autori, Anac e WGI, hanno dichiarato la propria preoccupazione in merito al rinvio della serie tv “Avetrana – Qui non è Hollywood”, il cui lancio era inizialmente previsto per il 25 ottobre sulla piattaforma Disney+, a seguito del provvedimento emesso dal Tribunale di Taranto che ha accolto il ricorso, presentato dai legali del Comune di Avetrana, teso a bloccarne la diffusione, chiedendo la rettifica del titolo in quanto lesivo dell’immagine del paese, a prescindere dal contenuto stesso del racconto al momento ancora da tutti ignorato. (Agenzia askanews)