Una pericolosa confusione regna a sinistra sul tema della violenza

Su Huffington Post Italia Maurizio Sacconi scrive: «Il delitto del manager assicurativo a New York, sull’onda di una percepita ingiustizia sociale, non può non indurre qualche riflessione nel Paese che ha conosciuto un lungo terrorismo ideologico di matrice antagonista al modello capitalista». Sacconi osserva con acutezza che il nichilismo che si cela dietro l’assassinio compiuto da Luigi Mangione parla a una nazione come la nostra, che la sua lunga stagione di assassini nichilistici l’ha vissuta qualche decennio fa. (Tempi.it)

Su altre testate

Usa, Mangione lascia la Pennsylvania diretto a New York 19 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Luigi Mangione è stato ufficialmente incriminato. Il giovane 26enne di chiare origini italiane aveva commesso il crimine lo scorso 4 dicembre, davanti all’hotel di lusso di Manhattan dove il Ceo era ospitato. (L'Opinione)

L’ipotesi è piuttosto remota ma non inesistente. I procuratori hanno infatti imbastito l’impianto accusatorio, con quattro capi di imputazione, per far sì che sia possibile anche questo esito processuale. (Il Fatto Quotidiano)

QUESTA SANITA’ PERVERSA CHE UCCIDE PIU’ DEL KILLER MANGIONE

È quanto sostiene il New York Post in base alla gravità dei reati contestati a Mangione, tra cui l'omicidio di primo grado con l'aggravante del terrorismo, un reato che comporta una pena obbligatoria di ergastolo senza possibilità di libertà condizionale e che nello Stato di New York è considerato un reato gravissimo. (la Repubblica)

"Ci batteremo fino in fondo a livello statale o federale", ha detto Karen Friedman Agnifilo, sua avvocata. (Fanpage.it)

Luigi Mangione è il nome dell’assassino di Brian Thompson, amministratore delegato dell’azienda statunitense di assicurazioni mediche UnitedHealthcare, e Luigi Mangione con ogni probabilità è più squinternato che paladino dei diritti dei più deboli, nonostante le dichiarazioni e i manifesti naif con cui prova a giustificare i suoi spari. (ltroPensiero.net)