De la Fuente: dallo scetticismo al trionfo con la Spagna

BERLINO. Difficile immaginarlo gladiatore, come si dipinge orgoglioso («Vengo dalla terra, so cosa vuol dire combattere») con quell’aspetto distinto e mite. Però Luis De la Fuente non esagera, lotta da sempre e spesso vince: anche stavolta, a 63 anni, ha demolito i pregiudizi e trasformato i mormorii sospettosi in applausi. Quando lo designarono erede di Luis Enrique, promuovendolo dall’Under 21,… (La Stampa)

Su altre fonti

et ivi. Quella di Luis de la Fuente sulla panchina della Spagna potrebbe essere una "toccata - vincente - con fuga inaspettata", almeno stando alla clamorosa indiscrezione del Wash (TUTTO mercato WEB)

Il percorso di De La Fuente — Come riportato da as.com/tikitakas, Luis ha iniziato la sua carriera di calciatore con l'Haro Deportivo, il club della sua città natale (un comune di 12.203 abitanti situato nella comunità autonoma di La Rioja, ndr). (DerbyDerbyDerby)

Nelle stagioni del dominio assoluto (2008-2012) le vittorie della nazionale — un Mondiale e due Europei — non coincisero mai con quelle dei club, e sì che all’epoca il Barcellona soprattutto ma anche il Real erano fornitori quasi totali della Roja. (la Repubblica)

Bomba del Washington Post : de la Fuente pronto a lasciare la Spagna per gli USA

Il giornalista spagnolo Roberto Gómez ha reso pubblico l'audio che il ct della Spagna Luis de la Fuente gli ha inviato in mattinata, a poche ore dalla semifinale di Euro2024 con la Francia. Il ct spagnolo ha parlato anche della sfida che li vede opposti alla Francia: «Siamo molto sereni e abbiano grande entusiasmo e forza. (ilmessaggero.it)

Luis de la Fuente ha dato un’idea dei suoi impegni come commisario tecnico della Spagna agli Europei parlando alla radio Cope la scorsa settimana. Ecco cosa scrive The Athletic: (IlNapolista)

Perché Luis De la Fuente, il ct che ha rimesso in carreggiata la Spagna del dopo tiki-taka, non ha l'aria, la postura e nemmeno l'eloquio del santone del calcio. È molto improbabile che un giorno si parli del Delafuentismo, come non si è mai parlato del Delbosquismo o dell'Aragonismo, in riferimento ai ct della grande Spagna dei primi anni Duemila. (il Giornale)