G20, Meloni: crisi Ucraina e M.O. aggravano problema fame

Rio de Janeiro, 18 nov. – Lo sradicamento della povertà e della fame nel mondo è certamente una delle sfide più “ambiziose” e “complesse” e il mondo è lontano dal risolvere questo problema, che invece si “aggrava” con scenari di crisi che si moltiplicano. E’ questo il messaggio, secondo quanto si apprende, lanciato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla prima sessione del summit G20 di Rio de Janeiro. (Agenzia askanews)

Se ne è parlato anche su altri media

“La fame e la povertà non sono il risultato di una scarsità o di fenomeni naturali... sono il prodotto di decisioni politiche”, ha dichiarato Lula, che è nato in povertà ed è entrato in politica organizzando un sindacato di metalmeccanici. (rsi.ch)

Le negoziazioni sono ostacolate dal recente attacco russo all’Ucraina e dalle divergenze tra i paesi, in particolare l'Argentina che, sotto la guida di Javier Milei, si oppone a punti chiave. Al G20 di Rio de Janeiro il Segretario Generale dell'Onu, António Guterres, ha sottolineato l'importanza di un consenso globale sulla dichiarazione finale del vertice, nonostante le difficoltà. (Rai Storia)

Celebrazioni che se non hanno coinvolto centinaia di manifestanti pro-Amazzonia schierati sulle spiagge, hanno invece travolto turisti e delegazioni internazionali, spesso accolti in aeroporto dai ballerini di alcune delle più importanti scuole di samba della città. (ilmessaggero.it)

A "Radio3 Mondo" il G20 di Rio

Mirko Molteni 18 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Tappa d’obbligo, il gigantesco Cristo Redentore che domina e sovrasta la città brasiliana. La premier è salita su un vagone del trenino turistico tutto riservato a lei e al suo staff ed è arrivata in cima, per godersi il panorama, con la figlia Ginevra e il ministro Giancarlo Giorgetti, che sfoggiava la maglia rossonera del Flamengo: «Col presidente Lula abbiamo parlato di calcio…». (Corriere della Sera)

A fare gli onori di casa, in una città blindata per motivi di sicurezza (chiuso nei giorni dell’evento l’aeroporto Santos Dumont), è dunque il presidente Lula che è uscito malconcio dalle elezioni amministrative di ottobre e con la popolarità ai minimi storici, anche se non è l’unico leader ad essere indebolito. (Avanti Online)