Milano: transazioni residenziali in calo del 10% e prezzi al +1,5%

Nel primo semestre 2024, secondo quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi Gabetti, il mercato residenziale milanese ha registrato una contrazione. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nei primi sei mesi del 2024 a Milano si sono registrate 11.229 transazioni residenziali, -10%, rispetto allo stesso periodo del 2023. In base alle rilevazioni presso le agenzie Gabetti, la variazione dei prezzi è stata del +1,5% rispetto al primo semestre 2023. (Requadro)

Se ne è parlato anche su altri media

L’aumento dei prezzi degli immobili a Milano continua a spingere sempre più famiglie e acquirenti verso l’hinterland, tra cui Sesto San Giovanni, dove i costi delle abitazioni risultano notevolmente inferiori rispetto al capoluogo. (Sesto Notizie)

E questo, a fronte di un aumento dei prezzi per l’acquisto di un’abitazione che hanno toccato a Milano in media i 4.700 euro al mq nell’usato (+42,4% sul 2019) e 7.690 euro nel nuovo (+48,1% sul 2019). (Real Estate Pambianco news)

D'altronde se con 300mila euro a Milano ci si deve accontentare di un «buchetto» di appena 40 metri quadri, nell'hinterland con la stessa cifra ci si può allargare, fino ad acquistare ben 97 metri quadri, con punte ad Abbiategrasso (133 mq) e Vimodrone (130 mq). (il Giornale)

Case a prezzi accessibili a Milano? Perché la missione è possibile

L’aumento dei prezzi per l’acquisto di una casa, che hanno toccato a Milano in media i 4.700€ al mq nell’usato (+42,4% sul 2019) e 7.690€ nel nuovo (+48,1% sul 2019), ha spinto molti cittadini verso i comuni dell’hinterland. (IlMohicano_MilanoSound)

Milano sempre più cara e meno accessibile, soprattutto per il prezzo delle case in vendita. Il risultato? Secondo l’Istat, nel 2023 Milano ha “perso” più di 15.000 residenti avvantaggiando l’area metropolitana che registra un +9,7% rispetto al 2019. (Milano Pavia News)

Secondo il primo rapporto dell’Osservatorio Casa Abbordabile, realizzato dal Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, nel periodo 2015 -2021, e quindi a partire da Expo 2015, i prezzi medi di vendita delle case a Milano sono cresciuti del 41%, i canoni di locazione del 22% mentre i redditi e le retribuzioni in media solo del 13% (ma solo del 3% per gli operai e del 7% per gli impiegati): un gap che progressivamente ha spinto e continua a spingere molti nuclei familiari al di fuori della città, alla ricerca di prezzi al mq più contenuti. (idealista.it/news)