Vassallo: don Patriciello, coinvolgimento carabiniere un colpo al cuore

Vassallo: don Patriciello, coinvolgimento carabiniere un colpo al cuore "Per anni veniva a Caivano per contrastare la criminalità" "Sapere che anche un ex carabiniere, lo stesso che per anni veniva a Caivano per contrastare la criminalità nella piazza di spaccio più grande d' Europa, è stato arrestato per l'omicidio del Sindaco pescatore Angelo Vassallo è un colpo al cuore. Spero non sia così". Lo ha detto don Maurizio Patriciello, parroco anti camorra di Caivano, intervenendo a Benevento alla prima lezione del corso della Scuola di formazione socio-culturale, promosso dall'Associazione no profit "Res Publica - Amici del sen. (Ottopagine)

La notizia riportata su altri media

Accompagnato dal suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Annunziata, Cipriano si è presentato davanti al giudice per le indagini preliminari di Salerno, Annamaria Ferraiolo, e ha parlato per un’ora e quaranta minuti. (Info Cilento)

Quando gli è stato notificato il provvedimento di arresto, Cagnazzo ha accusato un malore ed è stato portato nell'ospedale. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

7 Chiamatemi don Mimmo L’arcivescovo Domenico Battaglia nella rosa dei nuovi cardinali nominati dal Papa, appuntamento al Concistoro del 7 dicembre. Una svolta resa possibile anche grazie a chi, come il fratello di Vassallo, non ha mai smesso di chiedere giustizia. (ilmattino.it)

Omicidio Vassallo, la “spiata” dei Casalesi: dalla droga agli affari dei Maurelli

Ha fatto scena muta questa mattina nel corso degli interrogatori il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’’ufficiale dell’arma accusato di aver partecipato alla pianificazione e del depistaggio dell’omicidio del ‘sindaco pescatore’ di Pollica, ricoverato in un ospedale militare di Roma a causa di un malore accusato quando gli è stata notificata la misura cautelare. (Tv Oggi)

Che coinvolgeva un po’ tutti. Carabinieri, imprenditori, clan di camorra. (La Stampa)

«Vogliono portare la camorra nel Cilento». È stato questo l’ultimo grido d’allarme lanciato da Angelo Vassallo al suo amico procuratore di Vallo della Lucania Alfredo Greco. (ilmattino.it)