Re Carlo agli ebrei di Cracovia, Giorno della Memoria triste e sacro
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Il Giorno della Memoria, che segna l'80esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, è stato commemorato a Cracovia con la presenza di numerosi capi di Stato, tra cui il re Carlo III d'Inghilterra, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Durante la cerimonia, Carlo III ha sottolineato come questo momento sia sia triste che sacro, riflettendo sulla tragedia dell'Olocausto e sull'importanza di ricordare le vittime.
Nel centro ebraico di Cracovia, dove si è svolta parte della commemorazione, le pareti erano adornate con fotografie degli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre da Hamas, un richiamo doloroso alle continue tensioni e violenze che affliggono il Medio Oriente. La presenza di queste immagini ha aggiunto un ulteriore strato di solennità alla cerimonia, ricordando ai presenti che la memoria delle vittime dell'Olocausto deve essere mantenuta viva anche di fronte alle tragedie contemporanee.
Il presidente Mattarella, giunto ad Auschwitz per partecipare alla commemorazione, ha ribadito l'importanza di non dimenticare gli orrori del passato per evitare che simili atrocità possano ripetersi in futuro. Alla cerimonia hanno partecipato anche il re Felipe VI di Spagna con la consorte Letizia, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro belga Alexander de Croo, dimostrando un'unità internazionale nel ricordo delle vittime dell'Olocausto.
La cerimonia, che ha visto la partecipazione di numerosi leader mondiali, ha rappresentato un momento di riflessione collettiva e di impegno a mantenere viva la memoria delle vittime.