Rimetta a posto la candela
Di Manuele Bonaccorsi Collaborazione di Thomas Mackinson e Madi Ferrucci Riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d’arte. La procura di Macerata ha chiuso le indagini su Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, accusato di aver esposto in mostra e contraffatto un’opera del Seicento su cui pendeva una denuncia di furto. Si tratta della Cattura di San Pietro, del caravaggista Rutilio Manetti, che risultava rubata nel 2013 al castello di Buriasco, in provincia di Torino (Rai Storia)
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Un quadro che dal castello piemontese di Buriasco sparì nel 2013, per riapparire anni dopo, sorprendentemente, proprio in una mostra di Sgarbi a Lucca, in una versione “inedita”, con una torcia aggiunta nell’angolo in alto a sinistra. (LA NOTIZIA)
Chiuse le indagini sul caso del quadro "La cattura di San Pietro" (opera secondo l’accusa rubata e poi riapparsa, con qualche modifica, nella disponibilità di Vittorio Sgarbi), indagini che vedono indagato il critico d’arte e politico con l’accusa di riciclaggio di beni culturali, contraffazione di opere d’arte e autoriciclaggio di beni culturali. (il Resto del Carlino)
Queste le due novità principali emerse in questi mesi d’indagine del reparto operativo dei carabinieri Tutela patrimonio culturale, coordinati dalla Procura di Macerata, riguardo all’opera raffigurante “La cattura di San Pietro”, attribuita al pittore senesi Rutilio Manetti (Gazzetta di Reggio)
Rischia una condanna da 4 a 12 anni. "I miei difensori, gli avvocati Alfonso Furgiuele e Giampaolo Cicconi, sono impegnati a ricostruire la realtà dei fatti oggetto delle contestazioni, che ritengo infondate" sono le parole del critico d’arte. (il Resto del Carlino)
E sempre la stessa tela, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è poi riapparsa nel 2021 a Lucca all'interno della mostra «I pittori della luce» curata dallo stesso Sgarbi. Vittorio Sgarbi rischia di rispondere di riciclaggio, autoriciclaggio e contraffazione di opere d'arte e di andare a processo: è quanto sarebbe emerso a chiusura dell'inchiesta, condotta dalla procura di Macerata, sulla vicenda di un quadro del Seicento senese di Rutilio Manetti intitolato La cattura di San Pietro (il Giornale)