Caso Franchi: Comune di Firenze bocciato dal Tar

Questa mattina 24 novembre il Tar Lazio ha respinto il ricorso del Comune di Firenze contro il decreto di definanziamento deciso dal governo relativo ai 55 milioni di euro per la riqualificazione dello stadio Franchi. Una sentenza che sorprende Palazzo Vecchio. "Pur rispettando il giudizio del Tribunale - sottolinea il Comune in una nota - l’amministrazione comunale manifesta stupore per la decisione anche alla luce delle motivazioni poste a fondamento e della condotta processuale dell’Avvocatura dello Stato. (Nove da Firenze)

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Di Antonio Passanese Non c’è stata, allo stato, disparità tra le opere di Venezia e lo stadio Franchi di Firenze come sostenuto da Palazzo Vecchio nei motivi aggiunti del ricorso ma, soprattutto le perplessità della Commissione europea che ha portato al definanziamento dei 55 milioni di euro dei fondi Pnrr per le aree degradate erano legate sia al presunto illegittimo ’aiuto di Stato’ secondo la normativa europea che ai dubbi sull’effettivo requisito della vulnerabilità dell’area. (LA NAZIONE)

Siamo amareggiati per la decisione del Tar, perché eravamo e siamo tuttora convinti della finanziabilità del nostro progetto. (Firenze Viola)

Sulla vicenda legata al restyling dello stadio della Fiorentina, si è espresso su Twitter anche il politico ed ex Sindaco di Firenze Matteo Renzi. (fiorentinanews.com)

foto di Federico De Luca (Firenze Viola)

Arriva anche la nota diffusa da Palazzo Vecchio: "Questa mattina abbiamo appreso della sentenza del Tar Lazio con la quale è stato respinto il ricorso del Comune di Firenze contro il decreto di definanziamento deciso dal governo relativo ai 55 milioni di euro per la riqualificazione dello stadio Franchi (Firenze Viola)

Incassati i 120 milioni dal ministero della Cultura per la risistemazione del Franchi, monumento nazionale progettato dal Nervi e stampato sul passaporto come eccellenza italiana eccetera eccetera, Dario Nardella è obbligato a spenderli entro il 2026 per lo stadio (e solo per lo stadio, è il caso di ribadirlo), pena la restituzione immediata dei quattrini senza se e senza ma. (Corriere Fiorentino)