Il presidente USA Joe Biden concede la grazia al figlio Hunter: "È stato preso di mira per colpire me"

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha concesso la grazia al figlio Hunter. "È stato preso di mira per colpire me", ha spiegato in una nota. L'uomo rischiava il carcere per avere acquistato illegalmente una pistola omettendo la dipendenza dagli stupefacenti e per aver evaso circa 1,4 milioni di dollari di tasse. Il presidente eletto Donald Trump: "Errore giudiziario". (Fanpage.it)

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«Perseguito in modo selettivo e iniquo», dice ancora Biden. Joe Biden ha annunciato di aver graziato il proprio figlio Hunter Biden, che era in attesa di sentenza in due distinti processi per possesso illegale di un'arma e per evasione fiscale. (ilmattino.it)

Biden ha giustificato la sua scelta sottolineando l’influenza politica nelle accuse rivolte al figlio. La grazia, estesa a eventuali altri reati commessi tra il 2014 e il 2024, ha scatenato reazioni contrastanti, sollevando dubbi sull’uso dei poteri straordinari presidenziali. (Il Dubbio)

Il presidente americano Joe Biden, ha annunciato la concessione della grazia per il figlio Hunter, che era in attesa di sentenza in due distinti processi per possesso illegale di un'arma e per evasione fiscale. (Il Sole 24 ORE)

Biden grazia suo figlio Hunter. “E’ stato colpito solo per piegare me”. L’ira di Trump

Washington, 2 dic. - Il presidente degli Stati Uniti uscente, Joe Biden, ha annunciato la grazia "piena e incondizionata" per suo figlio Hunter Biden, che questo mese avrebbe dovuto affrontare udienze di condanna per reati fiscali federali e per reati sulle armi. (Il Sole 24 ORE)

Il presidente democratico, infatti, aveva affermato che non avrebbe graziato suo figlio nè commutato la sua condanna dopo le sue condanne nei due casi in Delaware e California. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Contravvenendo a quanto aveva dichiarato in passato, il leader statunitense ha atteso domenica sera per diramare un comunicato nel quale dice che le accuse contro il figlio sono politicamente motivate e volte a colpire lui politicamente. (La Stampa)