Famiglie italiane tra risparmio gestito e obbligazioni

Le famiglie italiane, nonostante le incertezze economiche e quelle legate alle tensioni geopolitiche, confermano la loro propensione al risparmio, ma cala la quota che media di reddito che finisce nel salvadanaio. L’inclinazione è quella verso le obbligazioni mentre cala chi sceglie di investire in Borsa. A scattare la fotografia sugli orientamenti dei risparmiatori è l’annuale … (JUORNO.it)

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Così emerge dall’indagine di Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2024 secondo cui risparmiano più della media i laureati (79,2%), gli imprenditori e i liberi professionisti (79,9%) o chi ha redditi elevati (74%). (Finanza.com)

È quanto emerge dall’indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2024 realizzata da Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi su un campione rappresentativo, distribuito su tutto il territorio nazionale, di circa 1.000 intervistati (in possesso di un conto corrente bancario o postale) che decidono gli investimenti finanziari della famiglia e mette in luce comportamenti e opinioni in merito al risparmio e agli investimenti. (Insurzine)

Basti pensare che il risparmio gestito a livello globale segna una crescita notevole negli ultimi decenni, segnando tra il 2005 e il 2023 un valore balzato dal 73 al 102% del Pil mondiale. Un atteggiamento prudente che però penalizza il rendimento degli investimenti e la crescita dei patrimoni nel lungo periodo. (Wall Street Italia)

Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2024

Tra il 2023 e il 2024 cresce anche l’inclinazione delle famiglie italiane verso le obbligazioni: la relativa quota nei portafogli sale dal 28 al 34%. (Liberoquotidiano.it)

Il risparmio gestito in Italia: prospettive di crescita, e sulle scelte finanziarie degli italiani 2024 (Gruppo Intesa Sanpaolo)

Aumentano gli italiani che risparmiano: nonostante le incertezze di natura geopolitica, il 59,4% degli italiani dichiara di aver risparmiato nei dodici mesi precedenti, in netto progresso rispetto al 53,5% del 2022 e al 54,7% del 2023, ma cala lievemente la quota media di reddito risparmiata (11%, dal 12,6). (Corriere della Sera)