Stellantis e Continental affondano. E le tariffe Usa non c’entrano nulla

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La Verità ECONOMIA

Causa ideologia verde si aggrava il crollo auto nel 2025. I tedeschi vendono un pezzo.Stellantis e Continental. Francia-Italia da un lato e Germania dall’altro. Due storie molto diverse come genesi, ma assimilabili per la crisi che le sta attanagliando e che non c’entra praticamente nulla con i dazi... (La Verità)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha dichiarato l'eurodeputato del Partito democratico, Giorgio Gori, dopo l'adozione da parte della Commissione europea delle contromisure per rispondere ai dazi applicati all'import Ue dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. (Tiscali Notizie)

Serve una radicale revisione», dice Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, raggiunto a Ravenna in occasione dell’Omc, il Med Energy Conference and Exhibition 2025, la fiera biennale che fa il punto sulle prospettive energetiche nell’area del Mediterraneo. (ItaliaOggi)

Tuttavia per avere una leva nella trattativa con Washington, Bruxelles sta preparando delle contro-misure come già fece nel 2018. Oggi, mercoledì 9 aprile, gli Stati membri votano l’elenco di prodotti Usa per un valore di 21 miliardi di euro da colpire con dazi del 25% e del 10%, ma come viene ripetuto in ogni occasione «tutte le opzioni sono sul tavolo»: non solo contromisure sui prodotti ma anche sui servizi digitali e finanziari, che gli Usa esportano nell’Ue. (Corriere della Sera)

I dazi incombono sui magazzini Grana Padano: c’è un doppio allarme

L'ammontare complessivo è di 20,9 miliardi di euro (contro i 28 miliardi che dovrebbe incassare il tesoro americano dalle nuove tariffe), suddiviso in quattro fasi: dazi per 3,9 miliardi a partire dal 15 aprile, ulteriori 13,5 miliardi dal 15 maggio e infine 3,5 miliardi dal primo dicembre. (ItaliaOggi)

L'Unione Europea ha lanciato la sua prima risposta ai dazi voluti da Donald Trump. (Secolo d'Italia)

L'allarme Il Grana Padano lancia l’allarme per la doppia minaccia dei dazi americani, considerando anche l’attuale situazione magazzini che, in alcuni casi, sono colmi di merce: oltre all’eventuale riduzione dei volumi venduti, preoccupa il possibile calo di quotazioni con ricadute sulla produzione per l’aumento delle disponibilità. (Bresciaoggi)