Forse su Marte ci siamo sempre sbagliati, nuovi indizi sulla sua atmosfera
Vicino eppure ostile, deserto eppure già identificato come futura base umana: Marte è, da anni, uno degli osservati speciali del nostro sistema solare. Le informazioni raccolte su questo pianeta si stanno accumulando e ci stanno restituendo una panoramica chiara del suo passato; per esempio, sappiamo che un tempo doveva essere molto diverso. Ci sono sempre più prove del fatto che un tempo scorresse dell’acqua sulla sua superficie, probabilmente miliardi di anni fa. (Libero Tecnologia)
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Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science Advances suggerisce che gran parte dell'atmosfera di Marte potrebbe essere intrappolata nelle rocce sedimentarie sulla superficie del pianeta. Questa scoperta potrebbe avere importanti implicazioni per future missioni su Marte. (Tom's Hardware Italia)
MeteoWeb (MeteoWeb)
Lo afferma uno studio curato da un team di geologi del Mit (Massachusetts Institute of Technology) e appena pubblicato su Science Advances. (Global Science)
Abbiamo trovato l’acqua sotto la superficie di Marte. L’incredibile scoperta è stata resa possibile dallo strumento FREND del Trace Gas Orbiter (TGO), che sta mappando l’idrogeno appena sotto il suolo del pianeta rosso. (Passione Astronomia)
La nuova teoria arriva dallo studio pubblicato sulla rivista Science Advances da due geologi del Massachusetts Institute of Technology. Secondo l’analisi, l'acqua che un tempo scorreva sul Pianeta Rosso potrebbe aver innescato una serie di reazioni chimiche che hanno convertito la CO2 in metano, immagazzinato poi nella crosta rocciosa, in modo simile a quanto accade in alcune zone della Terra: se così fosse, su Marte si nasconderebbe una fonte di energia che potrebbe alimentare le future missioni spaziali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Da diversi anni la natura del pianeta Marte è al centro di ricerche focalizzate a spiegare i meccanismi alla base del suo assottigliamento. In questi giorni si è tornati a parlare del pianeta dopo uno studio curato da un team di geologi del Mit (Massachusetts Institute of Technology) che formula una nuova ipotesi: è l’atmosfera rarefatta di Marte, che non sarebbe "fuggita" ma, a causa di processi chimici, sarebbe rimasta intrappolata all’interno della sua superficie argillosa. (METEO.IT)