Margaret Spada, l'aritmia totale e la morte: cosa non torna sulla tragedia della 22enne. Si indaga sulla catena di errori

Saranno ascoltati presto dai pm i due medici indagati per la morte di Margaret Spada, deceduta il 7 novembre dopo tre giorni di agonia seguita ad un intervento al naso in uno studio in zona Eur a Roma. L'indagine della Procura di Roma vive di una nuova accelerazione con l'acquisizione, negli uffici della Regione Lazio, dei documenti sulle mancate autorizzazioni del centro medico di viale Cesare Pavese e la relazione dell'Asl Roma 2 sul «percorso clinico-assistenziale della paziente». (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

I funerali di Margaret Spada hanno preso il via alle ore 11 di lunedì 18 novembre nella chiesa madre di Sant’Alfio a Lentini. L'omelia del parroco ai funerali di Margaret Spada (Virgilio Notizie)

È una delle ipotesi su cui sta lavorando l'equipe medica dell'ospedale di Tor Vergata che su incarico della Procura venerdì scorso ha effettuato l'autopsia sul corpo di Margaret Spada, la 22enne morta dopo tre giorni di agonia in seguito ad un'operazione effettuata in uno studio privato della capitale privo di autorizzazioni. (il Giornale)

"La perdita di una ragazza che ha ancora una vita davanti, è una perdita per tutta una comunità", ha detto nell'omelia don Maurizio Pizzo. Proseguono intanto le indagini sul caso e sui medici coinvolti nell'operazione (Sky Tg24 )

Margaret Spada, il presidente degli anestesisti: “Doveva essere operata a digiuno, errore grave”

Prosegue Carmina: “Occorre prendere atto della sempre crescente domanda di interventi di medicina estetica e di chirurgia estetica che ha determinato il proliferare di ambulatori destinati all’esecuzione di queste attività, accrescendo la difficoltà a effettuare adeguati controlli sul rispetto dei requisiti di igiene e dei protocolli sanitari. (Nurse Times)

Si firma V.O., chiede di restare anonima e mostra un documento che non può essere considerata una prova ma è sicuramente un indizio nella direzione di quanto già emerso a margine della morte di Agata Margaret Spada: gli interventi nello studio medico dei chirurghi Marco e Marco Antonio Procopio, in via Cesare Pavese all'Eur, avvenivano (preferibilmente) in nero. (Corriere Roma)

“Eseguire un intervento di chirurgia estetica al naso, area contigua alle vie aeree, senza assicurarsi che la paziente si presenti digiuna all’appuntamento in sala operatoria, è una responsabilità grave”. (Repubblica Roma)