Fi e Lega divise sul canone Rai a 70 euro. Il Pd: “La maggioranza non si occupa dell’azienda”
Alla fine la lite scoppia sulla riduzione del canone Rai. Le tensioni sulle modifiche alla legge di Bilancio, oggetto di un vertice domenicale a casa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, restano e viale Mazzini ci finisce al centro. Altro che nodi appianati, sarà necessario un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri per venirne a capo. È Forza Italia a mettersi di traverso chiedendo alla Lega di stracciare l’emendamento che prorogherebbe il taglio del canone da 90 a 70 euro anche nel 2025. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Tanto che il testo del decreto fiscale torna a Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia è costretto a rifare i conti. Neanche il tempo di regolare le posizioni, che la Lega è tornata ad alzare il tiro sulle misure da inserire nella legge di Bilancio facendo sapere di non essere affatto intenzionata a cedere sulla riduzione del canone Rai (QUOTIDIANO NAZIONALE)
ROMA (Trentino)
Infatti, se la Lega è pronta all’emendamento sul taglio a 70 euro, Forza Italia ne chiede il ritiro. (Telefonino.net)
Sulla legge di Bilancio «il clima è ottimo», aveva detto Antonio Tajani al Corriere della Sera, ma il tema del canone Rai era destinato a spaccare la maggioranza. (Lettera43)
Il prezzo del canone Rai sembra essere uno dei veri scogli che la maggioranza di Governo, guidata dalla premier Giorgia Meloni, non riesce a superare. (Calcio e Finanza)
Ieri la giornata è cominciata con la Lega che manifestava la volontà di andare avanti sulla richiesta, sostenuta nei giorni scorsi dallo stesso leader Matteo Salvini, di confermare il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro applicato nel 2024 (cosa che il disegno di legge di Bilancio per il 2025 invece non fa). (Corriere della Sera)