Giulia Cecchettin, lo sfogo di papà Gino dopo l'arringa della difesa di Turetta: superato il limite, umiliata la memoria di mia figlia
Per Gino Cecchettin è stato davvero troppo: e dopo la requisitoria della difesa di Filippo Turetta si abbandona, per la prima vera volta, a un amaro sfogo sui social in cui attacca i legali dell'imputato 23enne, a processo per il brutale omicidio di sua figlia Giulia. «Io ieri mi (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Per colpa tua! Lo sai che non né giusta e non si può accettare una cosa del genere. Se è sabato o domenica non puoi cazzo, sei impegnata con me! Dopo potresti … (la Repubblica)
"Mi sono sentito umiliato, la memoria di Giulia è stata umiliata, è stato un ulteriore schiaffo", dice Gino Cecchettin, il papà di Giulia, il giorno dopo l’arringa degli avvocati di Filippo Turetta in un'intervista a La Repubblica. (L'HuffPost)
Dal rapporto strettissimo padre-figlia alla consapevolezza di Giulia di star morendo, ecco tutti i punti che i legali hanno sottolineato (Open)
«Io al processo mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata». Tuttavia, credo che nell'esercitare questo diritto sia importante mantenersi entro un limite che, pur non essendo formalmente codificato, è dettato dal buon senso e dal rispetto umano», spiega l’uomo, assente durante la discussione degli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera. (ilgazzettino.it)
“Ieri la memoria di Giulia umiliata”, ha scritto Gino Cecchettin. Dopo l’ultima udienza del processo a Filippo Turetta per il femminicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, a intervenire sui social è il papà Gino. (Il Fatto Quotidiano)
E Giulia? Una ragazza che è stata uccisa, ma che se fosse stata terrorizzata da lui non sarebbe andata all’ultimo appuntamento. Dolore che si aggiunge al dolore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)