"È amabile, mi porta in taxi": tutti i dubbi sull'ultimo messaggio di Maria Campai, uccisa da un 17enne

Video suggerito A cura di Giorgia Venturini 2 Si indaga per capire chi ha scritto l'ultimo messaggio inviato alla sorella Roxana dal cellulare di Maria Campai, la donna di 42enne uccisa a Viadana, in provincia di Mantova. Si sa per certo che il messaggio ricevuto dalla sorella era: "È un uomo amabile, mi porta in taxi". I dubbi degli inquirenti è che il messaggio possa essere stato inviato anche dal 17enne ora in carcere con l'accusa di omicidio: potrebbe essere stato anche lui a scrivere fingendosi la donna. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

se la vedete contattare il numero 380...”. VIADANA (MANTOVA) — Il manifesto con la foto di Maria Campai è ancora appiccicato a un pilastro di cemento consumato, all’angolo tra via Monte Verdi e via Callas. (La Repubblica)

Troppa la pressione — soprattutto delle televisioni — scatenata dalle pesanti accuse al ragazzo e troppo ristretto l’ambiente per poter affrontare con serenità la vita di tutti i giorni e quello che avverrà nelle prossime settimane, con il procedimento giudiziario e il proseguo delle indagini. (La Provincia di Cremona e Crema)

A rivelarlo, riporta oggi il Corriere della Sera, le ricerche del giovane su Google prima dell’appuntamento con la vittima e prima del delitto. Ricerche, riporta la testate, spasmodiche insieme a quelle di pratiche di sesso estremo. (Open)

Femminicidio di Viadana, il ragazzo inneggiava a Filippo Turetta

Ha 17 anni, un ragazzo come tanti, insospettabile, diviso tra casa e scuola, appassionato di Mma e videogiochi. Una facciata che nascondeva qualcosa di oscuro, qualcosa che ha spinto il giovane a uccidere Maria Campai, la 42enne di origini rumene scomparsa misteriosamente da Viadana (Mantova) lo scorso 19 settembre e rinvenuta una settimana dopo senza vita nel giardino di una villetta abbandonata. (Today.it)

Negli ultimi tempi, il 17enne in carcere con l’accusa di aver premeditato ed eseguito l’omicidio — lo strangolamento come atto finale — di Maria Campai la sera del 19 settembre, un giovedì, a Viadana, ventimila abitanti in provincia di Mantova, nel garage della palazzina della casa di famiglia, aveva riempito il cellulare di video (in aggiunta abbondavano fotografie di svastiche e chat con coetanei dirette a insultare Giulia Cecchettin, uccisa nel 2023 dall’ex fidanzato). (Corriere Milano)

“Dovevo seguire quelle voci nella mia testa”, scriveva e poi postava foto di Filippo Turetta. Su Fortnite in particolare, noto videogioco online, il giovane sfoggiava un’immagine di Turetta che uccide Giulia Cecchettin. (Mantovauno.it)