Perché i laureati italiani sanno meno dei diplomati finlandesi

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. I nuovi dati pubblicati dall'Ocse sulle competenze degli adulti mostrano che i laureati italiani sanno meno dei diplomati finlandesi: ecco perché È uscito Piaac 2024 (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), la nuova rilevazione dell’Ocse che misura lo stato delle competenze della popolazione adulta nei Paesi del mondo. (Virgilio Sapere)

Ne parlano anche altri giornali

Bisogna ripartire dall’istruzione per sostenere la produttività. È il chiaro messaggio che arriva dall’ultima indagine Ocse: in Italia 1 adulto su 3 ha competenze inadeguate. Siamo agli ultimi posti tra i Paesi avanzati per capacità di calcolo, di comprensione del testo e di problem solving. (Panorama)

Gli italiani, e le italiane, sono ignoranti, dealfabetizzati. Non leggono, se leggono non comprendono quello che leggono, non sanno far di conto. Quelli del Sud peggio ancora che quelli del Nord. (FLC CGIL)

Perché misura la stessa possibilità di una comunità di avere futuro. Tra gli adulti, la capacità di comprendere un testo scritto sta diminuendo; l’Italia è al quart’ultimo posto (su 31 Paesi) per capacità di fare operazioni matematiche e risolvere problemi; e, tuttavia, si conferma che essere capaci di trasformare dati in conoscenza è il fattore che maggiormente dispiega possibilità assai diverse di trovare un lavoro di cui essere orgogliosi, di godere di buona salute e, persino, di avere voglia di fare figli. (ilmessaggero.it)

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In particolare, in literacy , il 35% dei 16-65enni (media Ocse 26%) ottiene un punteggio pari o inferiore al livello 1 , indicante la capacità di comprendere testi brevi ed elenchi organizzati, quando le informazioni sono chiaramente presentate. (Gazzetta del Sud)

Praticamente un adulto su quattro prende l’insufficienza e poco importa che sia laureato. Il confronto con il nord Europa è impietoso e tra quelli con i punteggi più alti, più dei laureati italiani, spiccano i diplomati finlandesi. (R101)

Alberto Busacca 12 dicembre 2024 (Liberoquotidiano.it)