Così dal '25 i rimborsi per l'auto utilizzata dal professionista
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Un professionista, nell'ambito dell'incarico ricevuto, oltre al compenso professionale pattuito, fattura al cliente un rimborso chilometrico, calcolato sulla base dei valori Aci per l'auto utilizzata, e riaddebita anche il costo del pedaggio autostradale e dell'eventuale taxi utilizzato. Fino al 31 dicembre 2024 i costi venivano dedotti dal professionista (per carburante e pedaggi nel limite del 20 per cento) e riaddebitati nella parcella applicando il contributo integrativo professionale del 4 per cento, l'Iva e calcolando la ritenuta d'acconto del 20 per cento. (L'Esperto Risponde)
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Il settore della mobilità aziendale in Italia sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Le recenti modifiche normative introdotte con la Legge di Bilancio 2025 hanno innescato una serie di cambiamenti importanti nel trattamento fiscale delle auto aziendali, generando preoccupazione tra imprese, lavoratori e operatori del settore automotive. (Info Motori)
Ora la promessa è quella di trovare un altro veicolo normativo. Ne parliamo con Alberto Viano, presidente di Aniasa, l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital. (Il Sole 24 ORE)
Dal 1° Gennaio 2025, le nuove regole fiscali aumentano il valore tassabile dei benefit auto di circa 1.600 euro annui (+67%). Il risultato? Buste paga più leggere sopratutto per i lavoratori della classe media, principali utilizzatori delle vetture aziendali. (Automoto.it)
Il no agli emendamenti nel decreto Milleproroghe contro la stretta alle auto aziendali in fringe benefit nell'ultima legge di Bilancio divide tutti, con una Manovra che a due mesi dalla sua approvazione è ancora tanto discussa. (Virgilio)
«Una scelta immotivata che finisce per danneggiare la mobilità delle nostre imprese (già penalizzate dal punto di vista fiscale rispetto ai competitor europei), l’industria automotive per la conseguente riduzione di nuove immatricolazioni, il rinnovo del parco circolante e l’Erario (che incasserà oltre 125 milioni in meno solo per quest’anno)». (Il Sole 24 ORE)
La stretta green introdotta dalla manovra penalizza soprattutto le auto ibride e quelle con motori termici con emissioni fra 61 e 160 g/km, che costituiscono il 75% delle immatricolazioni. È stata confermata la stretta sulle auto aziendali introdotta dalla manovra per il 2025, ma la salvaguardia attesa nel Milleproroghe non è arrivata. (Il Sole 24 ORE)