Borse chiusura 8 gennaio: Leonardo vola (+4%) e sostiene il Ftse Mib che supera la soglia psicologica dei 35 mila punti

Milano è la miglior Borsa d’Europa di oggi, in rialzo di quasi mezzo punto percentuale. In calo le altre piazze. Corre Banca Ifis dopo l’Opas su Illimity che a sua volta guadagna oltre il 10%. Nuove indiscrezioni sul progetto dazi di Donald Trump hanno raggelato oggi i mercati, che chiudono in ribasso in Europa, in scia alle perdite asiatiche e successivamente all’avvio piatto di Wall Street. Fa eccezione però Piazza Affari, che sale dello 0,49% e buca al rialzo la soglia psicologica dei 35mila punti base (35.108), in una giornata rischiarata complessivamente anche dalla liberazione e dal ritorno di Cecilia Sala dall’Iran. (FIRSTonline)

La notizia riportata su altri giornali

Il quotidiano di Jeff Bezos ha riportato che il team di Trump crede che i dazi possano evitare un aumento dei prezzi, mentre la maggior parte degli economisti continuano a sostenere che sconvolgerebbero comunque il commercio globale e avrebbero gravi conseguenze per l'economia statunitense e per i consumatori. (ilmessaggero.it)

A riportarlo è la Cnn che ha sentito fonti vicine al presidente eletto.Una dichiarazione di questa natura darà a Trump, attraverso l’International Economic Emergency Powers Act, il potere di istituire un programma di dazi diffuso, consentendogli di supervisionare le importazioni. (Agenzia askanews)

Il calo è stato determinato dalla notizia diffusa dalla Cnn, secondo la quale il neo eletto presidente Donald Trump potrebbe dichiarare l'emergenza economica nazionale. La mossa, che verrebbe effettuata sulla base dell'International Economic Emergency Powers Act, permetterebbe la celere introduzione dei dazi. (Websim)

Frenata Usa, allo studio solo dazi mirati

Il team del presidente eletto Donald Trump starebbe valutando tariffe che verrebbero applicate a tutti i paesi ma che coprirebbero solo i settori le cui importazioni sono considerate critiche. È quanto riporta il Washington Post citando tre persone a conoscenza della questione. (Il Sole 24 ORE)

Secondo il quotidiano, il team di esperti scelti da The Donald sta lavorando su piani tariffari per settore. Dazi sì ma meno pesanti di quanto minacciato da Trump in campagna elettorale. (Corriere della Sera)

Ma nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo che il prossimo presidente degli Stati Uniti, in carica dal 20 gennaio, ha subito smentito l'ipotesi tacciandola per la solita «fake news«. Le indiscrezioni rilanciate dal Washington Post ieri mattina hanno rapidamente fatto il giro del mondo delineando per l'export mondiale uno scenario più leggero di quello minacciato dal tycoon in campagna elettorale. (il Giornale)