Urso: ok a nuove risorse per l’automotive. I fondi saranno pari o superiori a 750 milioni
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Nuove risorse per il settore automotive in arrivo. A dare la notizia è stato lo stesso ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione davanti alla commissione Attività produttive della Camera e Industria del Senato. "Le risorse per l'automotive saranno pari o anche superiori ai 750 milioni di euro previsti nel 2025 per gli incentivi e saranno destinate al sostegno delle imprese per fare investimenti. (Italia Oggi)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Ieri abbiamo deciso una serie di iniziative per sostenere l'industria, sia la riduzione dell'Ires premiale, abbiamo dato un segnale con il cuneo fiscale, tagliato la web tax per le piccole imprese", ha aggiunto. (Il Piccolo)
Il 10 dicembre ha convocato il tavolo di confronto su Trasnova, primo esempio di quanto la crisi dell'auto e della componentistica anche in Italia sta diventando drammatica. Cosa può e deve dare il Governo nell'immediato? «In quella sede solleciteremo le parti alla ragionevolezza per evitare il licenziamento collettivo, da parte nostra pronti ad attivare ogni strumento di sostegno al lavoro. (ilmattino.it)
“La crisi dell’automotive e le vicende di Stellantis rischiano di produrre effetti devastanti anche e soprattutto sull’economia meridionale e in particolare nelle aree interne, dove le difficoltà delle aziende dell’indotto aggravano un quadro economico-occupazionale già fosco. (anteprima24.it)
"La crisi dell'automotive e le vicende di Stellantis rischiano di produrre effetti devastanti anche e soprattutto sull'economia meridionale e in particolare nelle aree interne, dove le difficoltà delle aziende dell'indotto aggravano un quadro economico-occupazionale già fosco. (Ottopagine)
Da un lato, difendere i lavoratori espulsi dalle fabbriche, che non possono produrre per non essere multate dalla Commissione Europea. Dall'altro, non sconfessare l'ideologia ambientalista che ha prodotto questo disastro. (il Giornale)
Sandro Iacometti 09 dicembre 2024 (Liberoquotidiano.it)