Strage di Erba, no della Cassazione alla revisione del processo a Rosa Bazzi e Olindo Romano

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La Repubblica INTERNO

La Cassazione pone (forse) la parola fine sulla vicenda giudiziaria legata alla strage di Erba. I supremi giudici hanno rigettato il ricorso presentato dai difensori di Olindo e Rosa Bazzi, i coniugi condannati all'ergastolo per la strage di Erba, contro la decisione della Corte d'Appello di Brescia che ha già respinto l'istanza di revisione della sentenza del carcere a vita. La decisione è arrivata dopo la richiesta in tal senso del sostituto pg di Cassazione Giulio Monferini, per il quale “quelle che secondo la difesa sarebbero le “prove nuove” non possono in alcun modo smontare i pilastri delle motivazioni che hanno portato alla condanna di Rosa e Olindo, e cioè le dichiarazioni del sopravvissuto, le confessioni e le tracce ematiche”. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

La procura generale della Cassazione ha chiesto l'inammissibilità del ricorso presentato dai difensori di Olindo e Rosa Bazzi, i coniugi condannati all'ergastolo per la strage di Erba, contro la decisione della Corte d'Appello di Brescia che ha già respinto l'istanza di revisione della sentenza del carcere a vita. (Corriere Milano)

Secondo il sostituto procuratore generale della Cassazione , Giulio Monferini, «quelle che secondo la difesa sarebbero le “prove nuove” non possono in alcun modo smontare i pilastri delle motivazioni che hanno portato alla condanna di Rosa e Olindo», in particolare «le dichiarazioni del sopravvissuto, le confessioni e le tracce ematiche. (Italia Oggi)

Il caso continua a dividere l'opinione pub… (L'HuffPost)

Il processo quindi non verrà riaperto e i due coniugi resteranno in carcere. Le tre fasi di giudizio, che hanno confermato l’ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi quali autori della strage di Erba hanno, secondo i giudici dell’Appello e ribadito poi dal procuratore capo di Como, che respinsero l’istanza di revisione, evidenziato “la correttezza dell’operato” del pm e dei carabinieri che “nella fase delle indagini preliminari, hanno raccolto prove materiali, documentali, dichiarative, scientifiche e logiche incontestabili” e “non certo le sole confessioni”. (LAPRESSE)

Dopo l'inammissibilità della revisione, stabilita dalla Corte d'Appello di Brescia nel 2024, era stato presentato il ricorso dei legali dei due ergastolani. (L'Unione Sarda.it)

Dal «fine pena mai» al «fine processo mai» e viceversa. Il verdetto è arrivato poco dopo le 18:30. (il Giornale)