Siria, i ribelli rafforzano la sicurezza a Damasco dopo gli scontri con i lealisti

Siria, i ribelli rafforzano la sicurezza a Damasco dopo gli scontri con i lealisti 26 dicembre 2024 Le milizie ribelli siriane hanno intensificato i controlli con check point nella capitale Damasco dopo gli scontri di mercoledì con le forze leali al deposto regime di Assad, nella zona della città portuale di Tartus, roccaforte alawita, fedele all'ex raìs. Nella battaglia sono morti 17 uomini, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, di cui 14 membri di Hayat Tahrir al-Sham, l'organizzazione capeggiata da al-Jolani, che ha guidato la coalizione islamista nella rivolta contro il governo dell'ex presidente. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

Il Natale non rende tutti più buoni: il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, rivolgendosi in Parlamento ai deputati del suo partito Akp, ha detto che le unità di difesa curde nel nord della Siria devono disarmarsi subito «oppure saranno sepolte in terra siriana accanto alle loro armi». (il manifesto)

L'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdu) ha riferito che 9 persone sono state uccise negli scontri scoppiati tra uomini armati e le forze di sicurezza che cercavano di arrestare un alto funzionario del governo deposto di Bashar Assad. (Corriere del Ticino)

In Siria mercoledì si sono verificati scontri nella campagna di Tartous, nella provincia costiera di Latakia e in alcuni quartieri di Homs a seguito delle manifestazioni di condanna dell’incendio di un santuario religioso alawita ad Aleppo. (Contropiano)

Nove morti in Siria: scontri tra uomini armati e forze di sicurezza che cercavano di arrestare un ufficiale dell’ex dittatore Assad

L'operazione ha permesso di "neutralizzare un certo numero" di membri di queste "milizie" fedeli a Bashar al-Assad, ha affermato Sana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una Ong e testimoni hanno riferito di manifestazioni della minoranza alawita in diverse città della Siria, dopo un video sui social network che mostrava un attacco a uno dei loro santuari. (Gazzetta del Sud)

Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), precisando che gli scontri si sono verificati a Tartus, nell’ovest della Siria. "Sei membri dei servizi di sicurezza sono stati uccisi e tre uomini armati, dopo che le forze di sicurezza hanno tentato di arrestare un alto funzionario del potere dell’ex presidente al-Assad", ha detto l’Osdh. (Gazzetta del Sud)