Misericordie in preghiera con Francesco
«Oggi il mondo intero si è unito in un abbraccio spirituale: in risposta all’appello di Papa Francesco, le Misericordie hanno organizzato una serie di iniziative per celebrare il World Rosary Day, coinvolgendo migliaia di volontari e fedeli in tutta Italia». Così una nota dell’antica associazione di volontariato. Pregare pensando all’Ucraina, al Medio Oriente «In un momento storico segnato da conflitti e divisioni», spiega il presidente delle Confederazione nazionale Misericordie d’Italia, Domenico Giani, «la preghiera comune diventa un gesto di speranza e di unità. (Vita)
Su altre fonti
PREGHIERA PER LA PACE – Nella basilica di Santa Maria Maggiore scandisce una preghiera-appello, ai piedi della Salus populi romani, dopo aver recitato il rosario insieme a una folta assemblea: partecipanti al Sinodo, membri della Curia e del corpo diplomatico, romani. (La Voce e il Tempo)
«E’ significativo trovarci qui, davanti all’icona della Beata Vergine delle Grazie, per implorare il dono della pace. Quando c’è un conflitto con qualcuno, bisogna cercare la via del confronto e del dialogo. (Il Friuli)
La vicinanza e il supporto del Papa alla Chiesa mediorientale. A loro, “figli delle vostre antiche Chiese, oggi ‘martiriali’, semi di pace nell’inverno della guerra”, il Pontefice chiede di essere “testimoni della forza di una pace non armata“. (In Terris)
«Accogli il nostro grido! In questi tempi oppressi dalle ingiustizie e devastati dalle guerre, tergi le lacrime sui volti sofferenti di quanti piangono la morte dei propri cari, ridestaci dal torpore che ha oscurato il nostro cammino e disarma i nostri cuori dalle armi della violenza»: è l’invocazione elevata da Papa Francesco nella basilica di Santa Maria Maggiore, durante la recita del rosario per invocare la pace, presieduta nel pomeriggio di domenica 6 ottobre, alla vigilia del primo anniversario dell’inizio del conflitto in Medio Oriente (L'Osservatore Romano)
L'iniziativa parte dall’Arca della Pace di Foggia, gruppo non violento che da un anno e mezzo digiuna a staffetta senza interruzione, accogliendo l’invito di Papa Francesco a vivere il 7 ottobre prossimo, nell’anniversario del criminale attacco contro Israele, una giornata di digiuno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
«Sicuramente la parte che più mi disturba; mi fate perdere un sacco di tempo», esordisce scherzoso il cardinale Pierbattista Pizzaballa. (Vatican News - Italiano)