Calenzano, tre milioni di danni a causa dell’onda d’urto dell’esplosione
Calenzano (Firenze), 12 dicembre 2024 – Sono già arrivate le prime mail di richiesta danni da parte di aziende e cittadini che, loro malgrado, devono fare i conti con l’esplosione al deposito Eni di Calenzano di lunedì mattina. Lo ha confermato il sindaco Giuseppe Carovani ribadendo però anche che il Comune fa solo da primo ‘filtro’, “sarà direttamente Eni – ha spiegato – a gestire la situazione”. Una richiesta, quella di filtrare inizialmente le mail, arrivata dalla stessa Eni. (LA NAZIONE)
Ne parlano anche altri media
Vincenzo Martinelli è stata la prima vittima a essere recuperata dopo l'esplosione del deposito Eni di Calenzano. Oggi le sue parole sono riportate da Repubblica. (ilmattino.it)
CALENZANO — Non è stato un errore. Una «chiara inosservanza delle rigide procedure previste», «una condotta scellerata» che ha portato alla morte di cinque operai e alla corsa in ospedale per 29 persone, due delle quali si trovano in gravissime condizioni. (La Repubblica Firenze.it)
Il segretario generale della Cgil Napoli e Campania chiede al Governo di convocare una task force permanente per fermare la strage di morti sul lavoro in Italia Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania, commenta le ultime due morti sul lavoro in Campania. (Impresa Italiana)
Sostiene il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, tornato alla guida del comune nel 2024 dopo esserne già stato sindaco due volte fra il 1999 e il 2009, che il deposito Eni in cui è accaduto il drammatico incidente lunedì 9 dicembre con il suo carico di vittime e feriti, è a rischio per il territorio e quindi andrebbe spostato da dove è nonostante il piano di emergenza esistente varato 20 anni fa e aggiornato negli anni con la prefettura di Firenze (Open)
E il ricordo non può non andare alla tragedia del 15 maggio 1987 alla Carmagnani quando nell'incendio di due cisterne persero la vita quattro operai con un intero quartiere assediato da fumo e fiamme altissisme. (Primocanale)
Biagio Rizzo ha 55 anni e da 32 lavora come autotrasportatore di carburante. A preoccuparlo c’è soprattutto il fatto che la manutenzione agli impianti dello stabilimento avvenisse in contemporanea al rifornimento della ben… (La Stampa)