Lucio Corsi, il successo di un puro: “Suono con la banda del liceo”

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«Scoprimmo che il vento cantava il giorno che passò in tv», cantava Lucio Corsi nel 2020. È stato profetico: è servita la sua partecipazione all’ultimo Sanremo, dov’è arrivato secondo con Volevo essere un duro, per far scoprire all’Italia questo trentunenne cantautore della Maremma, da tempo apprezzato dalla critica (a ottobre era stato invitato da Carlo Verdone nella serie tv Vita da Carlo), ma … (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Prosegue inarrestabile il successo di Lucio Corsi: ieri sera il suo tour nei club ha fatto tappa all’Atlantico di Roma per un concerto sold out. (Spettakolo!)

Il disco è al primo posto della classifica FIMI. Venerdì 18 aprile all’Atlantico sold out, il cantautore toscano ha portato dal vivo il suo nuovo lavoro discografico «Volevo essere un duro» (Sugar Music), il suo quarto in studio, pubblicato dopo il successo ottenuto con il brano omonimo allo scorso Festival di Sanremo. (Corriere della Sera)

“Dice che a Napoli ha fumato con il Buddha nel camerino di Bob Dylan”. Nella sua canzone “Francis Delacroix”, avvolgente talkin’ blues citazionista sul suo amico fotografo di Volpiano (“un imprigionatore di voci e di rumori. (la Repubblica)

(Adnkronos) – Con la chitarra, il piano e l’armonica a bocca, e con le sue inconfondibili ali gialle da libellula, Lucio Corsi ha trasportato i circa 4mila fan romani sul suo universo musicale. (Cremonaoggi)

Chitarre che si scordano e aste del microfono che cadono, ma anche l'omaggio incompreso a Randy Newman e il teatro nel teatro. (Rolling Stone Italia)

«Inseguire le canzoni di città in città è senza dubbio la cosa che amo di più, è la cosa che sogno da quando ero bambino», racconta Lucio Corsi, il cantautore che dopo il Festival di Sanremo ha avuto un’esplosione di popolarità andata oltre ogni previsione. (Corriere Del Mezzogiorno)