Parigi 2024, JK Rowling attacca: "Carini-Khelif? Maschio sul ring, brutale ingiustizia"

La 'mamma' di Harry Potter: "Spiegatemi perché siete d'accordo con un uomo che picchia una donna per il vostro divertimento" Il caso Carini-Khelif arriva su X e, tra le migliaia di commentatori infuriati per l'abbandono del ring di Parigi 2024 da parte dell'azzurra, arriva anche JK Rowling, 'mamma' di Harry Potter e tra le voci più critiche sui diritti delle persone transgender. "A una giovane pugile - ha commentato la scrittrice in uno di una serie di tweet e condivisioni sul caso - è stato appena portato via tutto ciò per cui aveva lavorato e si era allenata perché hai permesso a un maschio di salire sul ring con lei. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Rowling è una delle scrittrici più famose e ricche al mondo, a lungo la donna con il patrimonio più elevato dell’interno Regno Unito grazie alla celeberrima saga di Harry Potter. J. (OA Sport)

Una bufera mediatica si è levata nei giorni scorsi sulla pugile algerina Imane Khelif, in vista dell’incontro con Angela Carini, avvenuto oggi (giovedì 1 agosto 2024) e terminato con il ritiro di quest’ultima. (Virgilio Notizie)

Un successo incredibile per il progetto nato dall’idea del Milan Club Saverio Aloia di Montemesola, che è riuscito a regalare ai montemesolini una serata unica e nuova. Gli organizzatori avevano fissato un obiettivo minimo di 500 presenze, ma le aspettative sono state ampiamente superate. (Tarantini Time Quotidiano)

Su X, i post abbondano in tutte le lingue e contengono tutti critiche durissime nei confronti del Cio, colpevole di aver consentito a Khelil - in passato esclusa dai Mondiali per alti livelli di testosterone - di partecipare ad una competizione femminile. (Adnkronos)

L'italiana, dopo meno di un minuti dall'inizio dell'incontro, ha deciso di lasciare il ring: troppo forti i colpi dell'avversaria per continuare a combattere. Ha preferito preservare la propria incolumità piuttosto che rischiare di farsi davvero male. (il Giornale)

«Vive… L’abbandono dopo soli 46 secondi di Angela Carini lascia il segno anche sull’atleta nordafricana, chiamata in causa dalla politica più che dallo sport a rendere conto e ragione della sua intersessualità. (La Stampa)