Gruppo Coin, chiusure e piano di risanamento

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ECONOMIA

Il Gruppo Coin, storico marchio italiano nel settore della vendita al dettaglio di abbigliamento e accessori per la casa, ha annunciato un piano di risanamento che prevede la chiusura di otto punti vendita nel corso del 2025. La decisione, emersa durante la prima riunione del 'Tavolo di confronto' tenutasi il 18 dicembre, coinvolge negozi situati in diverse regioni italiane, tra cui il punto vendita di Grugliasco, in provincia di Torino, che sarà il primo a chiudere le serrande nel mese di gennaio.

Il piano industriale presentato da Coin si basa su tre pilastri fondamentali: l'ottimizzazione dei punti vendita attraverso una migliore gestione degli spazi, la revisione del mix merceologico e il miglioramento del servizio tramite un maggiore presidio del personale negli store. Nonostante le chiusure, l'azienda ha assicurato che non ci saranno licenziamenti e che si prevede un ritorno agli utili nel 2026.

La crisi finanziaria che ha colpito il Gruppo Coin, simbolo del commercio italiano da oltre un secolo, ha portato a questa drastica riorganizzazione. La chiusura dei negozi, alcuni dei quali particolarmente importanti, rappresenta un duro colpo per il settore del retail italiano, già provato da anni di difficoltà economiche e cambiamenti nelle abitudini di consumo.

Durante l'incontro, a cui hanno partecipato rappresentanti della società, della Regione Veneto e dei sindacati, Coin ha esposto i punti chiave del piano di risanamento, sottolineando l'importanza di valorizzare l'attività e di garantire un futuro sostenibile per l'azienda.