Guerra in Libano, Netanyahu all'Onu: «Via Unifil dalle roccaforti Hezbollah». Croce Rossa: «Paramedici feriti in un raid israeliano»

Guerra in Medio Oriente, la diretta di oggi Restano sotto il fuoco incrociato tra Israele e Hezbollah le forze di interposizione dell'Onu nel sud del Libano. L'Unifil ha fatto sapere che un altro casco blu, cittadino indonesiano - il quinto in due giorni - è stato ferito da colpi di arma da fuoco nella notta etra venerdì e sabato, colpito da un proiettile di «origine non ancora determinata» mentre era in corso un'azione militare non lontano dal quartier generale a Ras al Naqoura (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Gli attacchi di Israele a Unifil mettono in pericolo la vita dei mille soldati italiani in Libano. Per questo ieri la premier Giorgia Meloni ha chiamato Benjamin Netanyahu. Ma la risposta del premier di Tel Aviv non è stata rassicurante: «Non ci fermeremo davanti ai terroristi. (Open)

Alcuni paramedici impegnati in una missione di soccorso della Croce Rossa sono rimasti feriti in un raid nel sud del Libano, dove continuano gli attacchi di Israele. (Il Fatto Quotidiano)

Ancora colpi sui caschi blu, due feriti. L'ambasciata d'Israele: "Costretti a rispondere" (AGI - Agenzia Italia)

Libano, Croce Rossa: "Paramedici feriti mentre soccorrevano dei feriti". Ministero: "Almeno 15 morti negli ultimi attacchi di Israele"

Dichiarazione congiunta di 34 Paesi che contribuiscono alla missione, fra cui l'Italia. Continuano i raid di Israele su Libano e Gaza (Adnkronos)

Le reazioni Nethanyahu non arretra di un centimetro: le aggressioni dell’Idf ai caschi blu dell’Onu in Libano continuano. Per evitare ulteriori incidenti, il premier israeliano ha chiesto al segretario generale dell’Onu Guterres di “rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah in Libano”. (Virgilio Notizie)

Dopo il ferimento di diversi caschi blu nei giorni scorsi, era intervenuto anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, definendo le azioni di Israele come "crimini di guerra" e affermando che "né l'Onu né l'Italia prendono ordini". (Il Giornale d'Italia)