Bitcoin: trading e investimenti, come non pagare il 42% di tasse

Mentre è alla ricerca di fondi per finanziare la prossima legge di bilancio, il governo italiano ha messo nel mirino il settore delle criptovalute. Dal prossimo anno, la tassazione sulle plusvalenze da Bitcoin e altre cripto superiori a 2.000 euro potrebbe passare dal 26% al 42%, percentuale che farebbe delle criptovalute l'asset finanziario più costoso in Italia. A dirlo è stato questa settimana il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo (Investire.biz)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma è la stessa Ue a sottolineare che il settore può contribuire all’innovazione e alla crescita economica, replica Sommariva (Milano Finanza)

Aumentare la tassazione "è controproducente perché spinge al sommerso, mentre noi vogliamo tutelare i piccoli risparmiatori, accompagnare un mercato in crescita, che è il futuro ed è usato da tanti italiani. (Tuttosport)

E' quanto scrive Serena Pietrosanti Head of Tax in Italia dello studio internazionale Hogan Lovells "Un tale aumento del carico fiscale disincentiverebbe gli investimenti in tale settore, i cui redditi sarebbero penalizzati da una tassazione più elevata di quella gravante sugli altri investimenti finanziari, e vanificherebbe quindi gli sforzi fin qui compiuti dall'Oam (Organismo Agenti e Mediatori) e dalla Banca d'Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dietro la proposta di tassazione al 42% non c'è un movente economico, ma un piano ben preciso. E che arriva da fuori il Parlamento. (Criptovaluta.it)

Il governo si prepara ad alzare le tasse sulle criptovalute. «Per le plusvalenze da bitcoin prevediamo un aumento della ritenuta dal 26% al 42%», ha detto il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo. La misura verrebbe inserita in manovra (qui tutte le novità previste: bonus bebè, casa, pensioni, quoziente familiare, accise) si applicherebbe già a partire dal 2025. (Corriere della Sera)

“La decisione del governo di portare le tasse sulle rendite da Bitcoin al 42% è illogica e pericolosa. Colpirà soprattutto i giovani e le aziende italiane nate in questo settore. Avrà un unico effetto: aumenterà la fuga di capitali e di cervelli dal nostro Paese”. (la Repubblica)