Decreto Salva Casa: cosa succede a demolizione e sanzioni se si presenta un'istanza di sanatoria con le nuove regole
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In caso di richiesta di sanatoria ex DL 69/2024, il ricorso originario è improcedibile e il comune, a seguito della nuova pratica presentata secondo le regole del Decreto Salva Casa, per abusi edilizi già oggetto di ordinanza di demolizione, in ipotesi di rigetto dell'istanza dovrà comunque adottare un nuovo provvedimento sanzionatorio con fissazione di ulteriori termini per ottemperarvi nei confronti del privato. (ingenio-web.it)
Su altre fonti
Questo strumento sarà fondamentale per evitare che i funzionari pubblici si trovino nell’incertezza di stabilire gli importi, velocizzando così le pratiche di regolarizzazione edilizia. (Immobiliare.it)
Il Salva casa è stato attenzionato in questi mesi sia per i pregi che per i suoi difetti: Governo a lavoro per eliminare quest'ultimi (Quotidiano di Sicilia)
Ingegneri, architetti e geometri insieme per discutere del Piano Casa, analizzando le modifiche e le integrazioni al Testo Unico dell'edilizia. (TraniViva)
Il Ministro Salvini all’assemblea ANCI Si parla addirittura di una “interpretazione autentica da parte del MIT” quella contenuta nel mini manuale che verrà fornito ai Comuni per applicare il Salva Casa nella modulistica e negli oneri (Rinnovabili)
Le sanatorie edilizie continuano a essere un tema caldo nell’agenda politica e fiscale italiana. Il decreto Salva Casa (DL n.69/2024) è divenuto ormai legge da mesi ma mancano ancora numerosi tasselli operativi, come ad esempio la definizione di un manuale operativo ad uso delle amministrazioni e la pubblicazione di moduli unici per tutta Italia, che permettano di accedere in modo completo a tutte le opzioni di parziale condono o alle nuove tolleranze costruttie. (PMI.it)
In arrivo per fine mese il prontuario per i Comuni per l’applicazione del decreto Salva Casa con l’obbiettivo di rendere applicabili tutte le disposizioni senza intoppi burocratici alla luce dell’interpretazione autentica delle norme fornita dal Ministero delle infrastrutture, che metterà quindi al riparo i tecnici e gli stessi Comuni dal rischio di contestazioni. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)