"In piazza Yenne a festeggiare il Cagliari? Ma dove vai se hai 50 anni": Nicola Riva ricorda l'ironia di papà Gigi
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CAGLIARI. "Papà io devo andare in piazza Yenne a festeggiare", "Ma dove vai se hai 50 anni?". Lo ricorda con un sorriso Nicola Riva quello scambio di battute con suo padre, Gigi, nel giorno di festa rossoblu per la promozione in Serie A. "La partita volevo vederla con lui e poco prima dell'inizio mi ha detto: Nicola io non ci riesco", racconta in un video sui canali social del Cagliari Calcio, "Lui soffriva troppo d'ansia perché vedere una partita del Cagliari spesso ti dà queste forti emozioni. (YouTG.net)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Un omaggio speciale, a 80 anni dalla nascita di Rombo di Tuono, in piazza Endrich, proprio nel cuore del capoluogo. I sacrifici di Gigi Riva per diventare l'alfiere del popolo sardo. (L'Unione Sarda.it)
Erano pronti già da questa mattina, davanti al cimitero monumentale di Bonaria a Cagliari, per rendere omaggio a Gigi Riva nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 80/o compleanno. Ma la tomba del più grande attaccante italiano, scomparso il 22 gennaio scorso, si poteva visitare solo nel pomeriggio. (Firenze Viola)
Nicola Riva, figlio dell’ex attaccante del Cagliari Gigi Riva, ha rilasciato diverse dichiarazioni sulla vita e la carriera del padre con la formazione sarda LEGAME CON LA SARDEGNA – «Papà è cresciuto qui, è diventato un sardo, un cagliaritano. (Cagliari News 24)
Un tema caro ai due giornalisti che hanno vissuto in qualche modo entrambi da vicino la tragica fine di Giovanni Falcone: Sottile, nel 1992 giornalista al Tg5, fu infatti inviato a Palermo per la strage di Capaci, in cui il magistrato morì insieme alla moglie Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Il mito di Rombo di tuono, Gigi Riva oggi avrebbe compiuto 80 anni (TV2000)
"Oggi è quel giorno in cui, una volta di più, ci fermiamo e guardiamo il cielo. Come per cercare un segno, per ritrovare quei rassicuranti cenni della mano e del capo che Gigi Riva ti rivolgeva quando lo incrociavi per le vie della nostra città. (Sport Mediaset)
