Brandeburgo, l'Spd ferma la destra
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Si è salvato in corner il Partito socialdemocratico tedesco (Spd) del cancelliere Olaf Scholz alle elezioni legislative tenute ieri in Brandeburgo. Data dai sondaggi perdente di pochi punti con la vittoria degli estremisti di destra di Alternativa per la Germania (AfD), la Spd è invece arrivata prima al 31,3%. AfD si è attestata al 29,5%, seguita dalla sinistra populista dell'Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw) al 12,4% e dai popolari dell'Unione cristiano-democratica (Cdu) all'11,9%. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Gigantesco sospiro di sollievo a Potsdam dopo i primi risultati delle elezioni in Brandeburgo, che confermano al primo posto il partito socialdemocratico di Dietmar Woidke alla guida dei governi regionali da 11 anni. (ilmessaggero.it)
Per l’ennesima volta i socialdemocratici tedeschi della Spd che fa riferimento al cancelliere Scholz vincono le elezioni regionali nel Brandeburgo ma l’estrema destra si avvicina (FIRSTonline)
In questa intervista con Repubblica, Schaefer si dice sollevato dall’ottimo risultato del Brandeburgo – «una bellissima sorpresa» – ma torna a invitare il cancelliere Scholz «a reinventarsi, … (la Repubblica)
Sollievo comprensibile, dato che il Brandeburgo – il grande Land dell’ex Ddr che ingloba la città-Stato di Berlino – sembrerebbe aver arginato, per ora, l’onda nera dell’ultradestra tedesca: stando alle proiezioni di ieri sera, la Spd del governatore uscente Dietmar Woidke si conferma primo partito con il 31,3% dei voti, mentre l’AfD, classificata dall’intelligence come “destra estrema”, si ferma al 29,5%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Intanto le proiezioni delle elezioni regionali danno Spd in testa.Olaf Scholz ha reagito con soddisfazione ai risultati delle elezioni regionali nel Brandeburgo. Milano, 22 set. (Agenzia askanews)
La Spd si arrocca e resiste in Brandeburgo, dove lascia indietro, seppur di appena 1,7 punti percentuali, il ciclone Alternative für Deutschland che dopo la vittoria in Turingia e gli ottimi risultati in Sassonia puntava a tingere di nero la storica roccaforte socialdemocratica. (Il Fatto Quotidiano)