Unicredit-Commerzbank, finanza yankee all’assalto della Germania

“Nell’Unione Europea c’è il libero mercato”. Taglia corto la premier Giorgia Meloni, che ha così risposto ai giornalisti circa le polemiche in Germania di questi giorni sull’operazione Unicredit-Commerzbank. E’ questa la consegna impartita ai ministri: nessun commento che non vada nella direzione di sottolineare che la vicenda non riguardi il governo, essendo una partita privata. Nei due giorni precedenti erano scesi in campo, contrariati, il cancelliere Olaf Scholz e il suo ministro delle Finanze, Christian Lindner (InvestireOggi.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Se a Berlino si teme che una delle più importanti banche del Paese possa passare in mani straniere, il Governo italiano sta iniziando a nutrire un sospetto riguardo alle possibili offerte che Unicredit potrebbe fare allo Stato tedesco per convincerlo della bontà dell'operazione. (QuiFinanza)

«Non faremo cose stupide per proteggerci». La frase pronunciata da Bettina Orlopp, amministratore delegato in pectore di Commerzbank (fin qui cfo dell’istituto), ha messo le ali al titolo UniCredit, che ieri ha chiuso la seduta di Piazza Affari in rialzo del 4,83%. (Nordest Economia)

Reuters (Avvenire)

A quale delle due banche, l’italiana o la tedesca, converebbe oggi una fusione? Tenendo anche conto che Commerzbank, nonostante i recenti guadagni, ha vissuto quindici anni difficili, culminati nel salvataggio da parte dello Stato tedesco, avvenuto durante la crisi finanziaria del 2008. (Economy Magazine)

Primo faccia a faccia tra Andrea Orcel e Bettina Orlopp dopo che Unicredit ha svelato di aver comprato il 9% di Commerzbank e poi aver costruito una posizione in derivati fino al 21%, a cui è seguita una richiesta alla Bce per salire al 29%. (Corriere della Sera)

Il ceo di Unicredit si tiene aperte tre strade: l’aggregazione, lo stop al 9% oppure la vendita di tutto il pacchetto. Ecco perché e quali sono i consigli degli analisti (Milano Finanza)