Niente controlli né divise: «Benvenuti nella nuova Siria di Hts»
Un uomo sventola la nuova bandiera siriana nella piazza degli Omayyadi a Damasco - ANSA «Benvenuta, benvenuta». Il giovane miliziano – che dice di chiamarsi Nader – congiunge le mani e piega il capo per rafforzare il concetto. La sua faccia esageratamente sorridente è la seconda immagine-simbolo del dopo-Assad. La prima, paradossalmente, è quella del volto serio e marziale del dittatore che si staglia sull’arco di entrata di Jdaidit Yabwus, la porta della Siria dal Libano (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Video Fabio Tonacci (la Repubblica)
Il fronte anti-regime, seppur variegato, ha poi incontrato l'occasione propizia del momento di debolezza vissuto da Russia, Iran e Hezbollah. Un'offensiva totale e capillare come quella che i ribelli dell'Hts hanno compiuto in Siria non poteva essere improvvisata o frutto di una rapida programmazione. (QuiFinanza)
I ribelli siriani hanno iniziato a pianificare l'assalto militare che ha rovesciato il regime di Bashar al-Assad un anno fa, in un'operazione studiata nei minimi dettagli in cui è stata dispiegata una nuova unità di droni e in cui c'è stato uno stretto coordinamento tra i gruppi di opposizione in tutto il paese. (blue News | Svizzera italiana)
PUBBLICITÀ Il comandante dell'Hts Abu Hassan al-Hamvi afferma che è da un anno che pianificano l'offensiva per rovesciare Assad. La milizia islamista Hajat Tahrir al-Sham (Hts), con sede nella Siria nord-occidentale, ha iniziato l'anno scorso i preparativi concreti per l'operazione, poi completata in pochi giorni (Euronews Italiano)