È POSSIBILE DISINNESCARE LE MINACCE NUCLEARI DI PUTIN

Approfondimenti:
Ucraina

Il Cremlino ha annunciato la scorsa settimana i piani per rivedere la sua dottrina nucleare, meno di un mese dopo che l’invasione a sorpresa della Russia da parte dell’Ucraina ha reso evidente la mancanza di consistenza delle frequenti minacce nucleari di Mosca. In un’intervista del 1° settembre, il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha confermato che la Russia è in procinto di modificare la sua dottrina sull’uso delle armi nucleari, accusando al contempo l’Occidente di alimentare un’escalation della guerra con l’Ucraina. (L'Opinione delle Libertà)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Ad oggi, quella politica non è cambiata", afferma Ryder. Pentagono: parlare di nucleare è irresponsabile da parte di Putin Milano, 13 set. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Ad oggi, quella politica non è cambiata", afferma Ryder. La politica di Washington di non consentire a Kiev di usare armi fornite dagli USA per colpire in profondità la Russia è ancora valida nonostante le richieste del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di allentare le restrizioni, afferma il portavoce del Pentagono Patrick Ryder. (il Dolomiti)

La risposta di Putin ai missili Nato a lungo raggio: “Rivedere la dottrina nucleare”

Un attacco alle risorse militari britanniche o peggio ancora l'esecuzione di un test nucleare per dimostrare i propri intenti. A riportarlo la Reuters. Missili a lungo raggio per colpire il territorio russo, perché l'Ucraina lo chiede: la decisione sugli Storm Shadow che divide l'alleanza Nato Mentre le tensioni tra Est e Ovest sull'Ucraina entrano in una nuova e pericolosa fase, il Primo Ministro britannico Keir Starmer e il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden si sono incontrati a Washington per decidere se consentire o meno a Kiev di utilizzare missili Atacms statunitensi a lungo raggio o missili Storm Shadow britannici contro obiettivi in Russia (ilmessaggero.it)

Se la Nato consentirà all’Ucraina di usare i suoi missili a lungo raggio per colpire il territorio russo, «non significherà altro che la sua partecipazione diretta alla guerra in Ucraina», ha detto il presidente russo, il che a suo dire porterà la Russia a «prendere decisioni adeguate». (la Repubblica)