MotoGP, GP di Austin: il Bello, il Brutto e il Cattivo
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LA SORPRESA – Si porta ancora dietro gli acciacchi dell’atterraggio di emergenza a Portimao, ma sulla pista di Austin ha preso il volo
IL BRUTTO – Il Texas è ricco di petrolio e qualcuno deve avere pensato ce ne fosse anche sotto la pista di Austin.
IL CATTIVO – La miccia l’ha innescata la decisione gara buttando in pista i piloti della Moto3 per una gara si soli 5 giri.
IL BELLO – Non tutte le ciambelle escono col buco, ma quelle che fa Marquez. (GPOne.com)
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Era proprio così che l’avevo ipotizzata, anche se non mi aspettavo tutta questa differenza: volevo prendere più vantaggio possibile da amministrare, perché non sono ancora pronto per un finale corpo a corpo”. (Moto.it)
Austin fila liscio. Il feeling con il tracciato di Austin è a dir poco splendido, quasi surreale. Ancora una volta i circuiti “sinistroidi” calzano a pennello per Marc, come già successo in Germania prima della pausa estiva (Corse di Moto)
“È stato il miglior secondo posto della mia carriera.” Basterebbe già questa frase per definire la gioia di Quartararo a gara conclusa. Certo avrò un po’ di pressione ma non voglio esserne ossessionato, e nella corsa precedente Pecco è stato davvero competitivo (Corse di Moto)
Già nella prossima tappa del Mondiale, a Misano, Quartararo potrebbe quindi conquistare matematicamente il titolo. Il francese della Yamaha, leader del mondiale, ha portato a +52 il vantaggio sul torinese della Ducati. (AGIMEG)
Tre gradini, il palco rialzato e le varie squadre sotto a festeggiare i rispettivi piazzamenti. Non è detto che lo spumante e i tre trofei siano i soli oggetti da portare, però. (La Gazzetta dello Sport)
Una vittoria porta sempre buonumore. Ci vuole del tempo (Ticinonline)