Olimpiadi, gli arbitri ce l'hanno con l'Italia? Perché ci stanno penalizzando? Da Macchi nella scherma al judo fino al pugilato: tutti gli errori

PARIGI Ce l'hanno con l'Italia? A volte viene da pensarlo, e non è vittimismo, o una lamentela da perdenti: in fondo, dopo i primi tre giorni di gare olimpiche a Parigi il bottino di medaglie azzurre è in linea con quello di Tokyo, quindi la questione non è quella. Ma qualche cattivo pensiero è venuto, visti certi scempi. Giovanni Malagò l'ha buttata lì, ma intanto l'ha detto, a mezzanotte, con la rabbia per la sconfitta di Filippo Macchi nella finale del fioretto ancora calda: «Diciamo che con gli arbitri finora non siamo né fortunati, né aiutati. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Due fiorettisti che esultano insieme, due giudici che vanno al Var e non ci capiscono niente, guardano scuotendo la testa, poi decidono come capita. E ad… (la Repubblica)

Poche ore dopo il “caso Giuffrida”, con un arbitraggio definito dagli addetti ai lavori “quanto meno non all’altezza”, ecco che l’Italia si ritiene scippata di un’altra medaglia, questa volta del metallo più pregiato con Filippo Macchi nel fioretto (Today.it)

In un solo colpo l’Italia ha perso tra carte da medaglia quasi scontate: Abbes, grande favorito nei pesi massimi del pugilato sconfitto dall’uzbeko Mullojonov, la portabandiera Arianna Errigo, fuori ai quarti nel fioretto femminile contro l’americana Scruggs e la due volte medagliata ai Giochi Olimpici, Odette Giuffrida, che perde nel judo sia in semifinale che nella finale per il bronzo senza subire un punto a sfavore, ma sempre per tre shido comminati dalla stessa arbitra, la rumena Ioana Babiuc. (Il Fatto Quotidiano)

La federazione Judo contro l’Italia: “Le accuse sugli arbitraggi sono totalmente infondate”

Quattro medaglie d'oro sfumate per torti arbitrali, naufragate tra lacrime trattenute, contrasti velati, accuse dirette. E' già l'Olimpiade delle polemiche per il team italiano che in tre discipline specifiche (la scherma, il judo e la boxe) ha visto smaterializzarsi il sogno del posto più alto del podio a causa, secondo le rispettive Federazioni, di decisioni sbagliate dei giudici di gara. (L'HuffPost)

Al corpo libero Franco Menichelli ha incantato il mondo battendo l’idolo dei giapponesi, il campione del mondo Yukio Endo. È quando il colore della medaglia può sceglierlo una giuria che cominciano i guai. (La Gazzetta dello Sport)

Sono riconosciuti per la loro professionalità, esperienza, imparzialità e onestà". La Federazione internazionale definisce le parole dello staff italiano "del tutto infondate". (la Repubblica)