Generali e Natixis verso costituzione joint venture 50% / 50% per gestione congiunta di 1,9 miliardi di asset da gennaio 2025

Generali e Natixis stanno ultimando l'accordo della partnership strategica per la costituzione di una joint venture 50% / 50% per gestione congiunta di 1.900 miliardi di asset da gennaio 2025. Il settore della gestione del risparmio in Europa è in fermento, e sia la Francia che l’Italia sono al centro di una possibile trasformazione. Protagonisti di questo movimento sono Generali e Natixis. In Francia, Bnp Paribas e Axa sono già in prima linea per rafforzare le proprie posizioni, ma è Generali, guidata dall’amministratore delegato Philippe Donnet, a delineare una strategia innovativa che coinvolge Natixis, il braccio finanziario del gruppo bancario Bpce. (Il Giornale d'Italia)

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Scopriamo dunque in modo dettagliato quali saranno le somme stanziate e per quale motivo risultano molto più basse di quanto inizialmente si sperava. Doccia fredda per chi si aspettava un aumento “corposo” sulle pensioni minime: le cifre si sono dimostrate molto al di sotto delle aspettative per i diretti interessati. (lentepubblica.it)

Come è possibile andare in pensione ad una certa età, centrare finalmente l’uscita, ma grazie ad una particolare norma, recuperare anche oltre un anno di arretrati ed oltre 20.000 euro dall’INPS? Una domanda che ai più può sembrare assurda, una specie di grande bufala. (Pensioni e Fisco)

Duro colpo per le pensioni minime, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei numeri sull'inflazione e quindi dei ricalcoli per il 2025 degli assegni pensionistici. Sfumano quindi le speranze di perequazioni e aumenti maggiori, a meno di un intervento in Manovra. (QuiFinanza)

Pensioni minime, l’aumento previsto delude le aspettative

Il recente decreto dei ministeri dell'Economia e del Lavoro, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha stabilito un incremento dello 0,8% per le pensioni minime, portando l'importo mensile da 614,77 euro a 616,57 euro. (La Voce di Rovigo)

È quello che emerge dal decreto del Mef sulla Perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2025, pubblicato in Gazzetta ufficiale la settimana scorsa. L’anno prossimo le pensioni minime non saliranno nemmeno dei miseri 3 euro al mese ipotizzati al momento della presentazione del ddl di Bilancio. (Il Fatto Quotidiano)

A oltre un mese dalla presentazione del disegno di legge di Bilancio per il 2025, adesso è possibile dire con certezza quanto aumenteranno le pensioni minime il prossimo anno. Il 15 novembre, infatti, in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha fissato allo 0,8 per cento la percentuale della cosiddetta “perequazione” delle pensioni nel 2025. (Pagella Politica)