Colpo al clan di Mazara del Vallo, 17 arresti: così l’allevatore è divenuto il vice del boss
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Colpo al clan di Mazara del Vallo, 17 arresti: così l’allevatore è divenuto il vice del boss Sette persone sono finite in carcere, 10 ai domiciliari: tra i ruoli di spicco c'è quello dell'allevatore Domenico Centonze, che secondo gli inquirenti aveva preso potere fino a diventare il vice del capo clan, tuttora in carcere Getting your Trinity Audio player ready... PALERMO – Blitz antimafia con 17 arresti a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani (Dire)
La notizia riportata su altri media
MONREALE – “Il contratto decentrato prevede le progressioni orizzontali per i dipendenti, partendo da chi in questi 4 anni non vi è rientrato, le indennità di specifiche responsabilità, le indennità di turno, le indennità di funzione ed altri istituti contrattuali che danno ristoro ai dipendenti comunali- dichiarano Luigi D’Antona per la Fp Cgil di Palermo e gli Rsu Maria Giordano e Rocco Micale – Inoltre, si appostano i proventi della 208 del codice della strada, le risorse provenienti dalle contravvenzioni, da distribuire agli agenti della polizia municipale che integreranno la performance ordinaria dei lavoratori della Polizia municipale. (Monrealelive.it)
Prenci è uno dei diciassette arrestati del blitz dei finanzieri del Nucleo di polizia economici-finanziaria. PALERMO – La data spartiacque è il 2005, anno in cui l’imprenditore Luigi Prenci diventa socio di Giovanni Mattarella, genero del boss Vito Gondola. (Livesicilia.it)
Nove Funzionari di vari profili, già in servizio a tempo determinato, hanno sottoscritto stamani, presso l’Area Risorse Umane, un contratto a tempo indeterminato, nell’ambito degli interventi previsti dalla politica di Coesione dell’Unione europea e nazionale per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. (Monrealelive.it)
È cugino del capomafia ergastolano Natale Bonafede e nel 2021 è stato assolto, per «non aver commesso il fatto», dalla Corte d’assise d’appello di Palermo dall’accusa di avere ucciso i tunisini Rafik El Mabrouk e Alì Essid, di 31 e 34 anni, uccisi con due colpi di fucile, la notte del 3 giugno 2015, in contrada Samperi, tra Marsala e Mazara, di fronte l’ex distilleria Concasio. (Giornale di Sicilia)
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Ci sono molti nomi noti del panorama criminale tra Marsala e Mazara nell'operazione antimafia di oggi. Tra questi spiccano i nomi di Domenico e Pietro Centonze, cugini e figure chiave nel mandamento... (Virgilio)