Elezioni Usa, in Georgia parte il voto anticipato
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Elezioni Usa, in Georgia parte il voto anticipato 16 ottobre 2024 che ne contava 136mila - mentre un tribunale ha bloccato una nuova regola - voluta dai repubblicani in maggioranza nello Stato - che avrebbe obbligato la commissione elettorale al riconteggio a mano delle schede. Si vota anche in Illinois. Le immagini sono riferite a Savannah in Georgia e alla Commissione elettorale di Chicago (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri media
Dopo il pareggio ottenuto contro la Lazio, nonostante una prestazione complessa contro una squadra ben attrezzata, il Napoli Femminile si prepara ad affrontare una nuova trasferta. Le azzurre di mister Mango hanno mostrato grande determinazione e resilienza nella gara precedente, riuscendo a conquistare un punto prezioso. (Terzo Tempo Napoli)
Quasi la maggior parte degli Stati americani ha aperto le urne per il voto anticipato alle presidenziali del 5 novembre. Oggi è il turno della Louisiana dove si può votare in anticipo fino al 29 ottobre. (Il Sole 24 ORE)
Quasi la maggior parte degli Stati americani ha aperto le urne per il voto anticipato alle presidenziali del 5 novembre. Oggi è il turno della Louisiana dove si può votare in anticipo fino al 29 ottobre. (LAPRESSE)
Lo riporta la Cnn. Lo Stato in bilico e' uno dei piu' seguiti in queste elezioni, con l'ex presidente Donald Trump che cerca di riconquistarlo dopo aver perso con un piccolo margine contro Joe Biden quattro anni fa e dopo aver tentato di ribaltare il risultato, circostanza che e' oggetto di uno dei procedimenti a carico del tycoon. (Tiscali Notizie)
WASHINGTON — È il record di sempre, quello che gli elettori della Georgia hanno stabilito nel primo giorno di voto anticipato per le presidenziali del 5 novembre. Incluso l’ex presidente Jimmy Carter, centenario e malato terminale, che ormai vive in un centro di assisten… (la Repubblica)
È cominciata così una reazione spontanea contro quella che in molti definiscono «dittatura ideologica» che indottrina i giovani nelle università di élite dell’Ivy League. (di Federico Rampini) Centomila dollari all’anno perché tuo figlio sia esposto (e magari aderisca) a dottrine e teorie radicali? Qualcuno ci sta ripensando, forse gli studi a Harvard e Columbia non sono un buon affare. (Corriere della Sera)