Kiev, «missili ipersonici russi su Leopoli»
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Kiev, «missili ipersonici russi su Leopoli» Le forze russe hanno lanciato nella notte un attacco contro la città di Leopoli, nell’ovest del Paese, con missili ipersonici ’Kinzhal’: lo ha reso noto su Telegram il sindaco, Andriy Sadovy, come riporta Ukrinform. Diverse forti esplosioni sono state udite nella città durante un allarme aereo. “Missili Kinzhal sopra Leopoli - ha scritto il sindaco sul social media -. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri media
“La Casa Bianca fa sapere che Vladimir Putin deve finire di parlare delle nostre elezioni, di interferire nel contesto elezioni. Il presidente americano lo scelgono gli americani”: lo ha detto il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby in una chiamata telefonica con i giornalisti. (Avanti Online)
Per il procuratore Garland gli agenti russi hanno lo stesso obiettivo del 2016 ma le operazioni sono diventate "più veloci". (Il Fatto Quotidiano)
Vladimir Putin ha puntato su un quartetto improbabile di manipolatori, neonazi, attori comici, ma star del web, per influenzare il risultato delle elezioni americane e spingere Donald Trump alla Casa Bianca. (la Repubblica)
Le indagini del Dipartimento di Giustizia americano hanno scoperto il cosiddetto Good Old USA Project, un programma d'azione su vasta scala pensato per avere un governo più amichevole per gli affari dei russi, favorendo l'elezione di Donald Trump. (Multiplayer.it)
Tre seguitissimi influencer conservatori statunitensi, Tim Pool, Dave Rubin e Benny Johnson, hanno rilasciato delle dichiarazioni per difendersi dalle accuse del dipartimento di Giustizia secondo cui una società americana che si occupa di creazione di contenuti online, e alla quale tutti e tre sono associati, avrebbe ricevuto quasi 10 milioni di dollari da dipendenti dei media statali russi per pubblicare video contenenti messaggi favorevoli agli interessi e all’agenda di Mosca, inclusi quelli riguardanti la guerra in Ucraina. (il manifesto)
Il Cremlino ha annunciato sanzioni ai media statunitensi in risposta a quelle imposte da Washington al media statale di Mosca Russia Today. «Ci saranno sicuramente misure qui che limiteranno la diffusione delle informazioni da parte dei loro media», ha affermato il portavoce Dmitry Peskov. (il Giornale)