Maria Campai, le ricerche online su come uccidere a mani nude e gli insulti a Giulia Cecchettin: così il killer pianificava l’omicidio

Maria Campai, le ricerche online su come uccidere a mani nude e gli insulti a Giulia Cecchettin: così il killer pianificava l’omicidio
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La Stampa INTERNO

È inquietante il materiale ritrovato dagli investigatori nel cellulare del 17enne accusato di avere ucciso Maria Campai. Il ragazzo, in carcere con l'accusa di aver premeditato ed eseguito l'omicidio della 42enne romena, contattata su una chat di incontri, ha fatto ricerche su come provocare la morte di una persona a mani nude: tecniche, modalità, aree del capo da colpire, punti del volto contro i quali sferrare pugni e come provocare il soffocamento. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Qui le dichiarazioni del minorenne, rese alla presenza dei suoi avvocati Paolo Antonini e Valeria Bini, saranno utilizzabili anche ai fini processuali, dato che il primo interrogatorio di giovedì, in assenza proprio dei legali, non può essere considerato – a fini giuridici – una vera e propria confessione. (OglioPoNews)

Nel caso sia stato lui, sicuramente pagherà e chiederò scusa alla famiglia della vittima. Ma anche fosse stato lui, credo avrebbe avuto un complice». (La Voce di Mantova)

Le ricerche in Rete (Vanity Fair Italia)

Femminicidio di Viadana, il ragazzo inneggiava a Filippo Turetta

Dal «mi sentivo un corpo estraneo», confessato dal 17enne che ha sterminato la famiglia aPaderno Dugnano il 31 agosto, a «non so perché l’ho fatto», detto dal 16enne che ha ridotto in fin di vita il vicino di casa colpendolo con una mazza da baseball, martedì scorso a Cesano Maderno, fino all’ultimo, straniante perché: «Volevo vedere cosa si prova a uccidere». (Avvenire)

Poi decide di lasciarlo sulla cancellata della villa, per il momento disabitata, a pochi metri dal giardino dove Maria ha trovato, per una settimana, la sua temporanea sepoltura, coperta da uno strato di fogliame. (IL GIORNO)

VIADANA – E’ un profilo quello che emerge dai social del 17enne di Viadana accusato dell’omicidio di Maria Campai ben diverso da quello del ‘bravo ragazzo’ diviso tra l’istituto tecnico che frequenta, la casa e la palestra descritto dal padre e dai vicini di casa. (Mantovauno.it)