No Tav, Nuovo Sindacato Carabinieri: «Ennesima vile aggressione»

Lo dichiara la segreteria regionale Piemonte del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).

«Chiediamo a gran voce – dicono i sindacalisti – un distacco chiaro ed inequivocabile da parte delle istituzioni nei confronti di questi criminali dei quali si conoscono da tempo l’identità ed i centri sociali di appartenenza.

«Ennesima vile aggressione alle forze di polizia in servizio alla TAV in località San Didero (Nuovo Sindacato Carabinieri)

Ne parlano anche altri media

Gli investigatori della Digos della polizia sono al lavoro per identificare, attraverso i filmati, il gruppo di incappucciati che l’altro pomeriggio per alcune ore ha lanciato di tutto contro le forze dell’ordine, dopo il corteo No Tav in Val di Susa, organizzato nell’ambito del Festival Alta Felicità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nelle fasi più violente dell'azione dei manifestanti si è sprigionato un incendio ai margini della carreggiata autostradale, causato con ogni probabilità dagli artifizi lanciati contro le forze di Polizia, che è stato domato dagli agenti mediante l'utilizzo degli idranti prima che potesse causare ulteriori danni. (Gazzetta di Parma)

La nostra solidarietà va alle forze dell’ordine Le azioni dei manifestanti si sono concretizzate contro il cantiere San Didero e le forze di Polizia che lo presidiavano. (Secolo d'Italia)

Un’infrastruttura da 47 milioni di euro che per ora rimane sulla carta Il caro materie prime costringe alla revoca del bando di Diego Longhin. A San Didero la Sitaf deve costruire il nuovo autoporto. (La Repubblica)

"Chiediamo a gran voce – dicono i sindacalisti - un distacco chiaro ed inequivocabile da parte delle istituzioni nei confronti di questi criminali dei quali si conoscono da tempo l’identità ed i centri sociali di appartenenza. (TorinOggi.it)

Tutto come gli anni scorsi nella seconda giornata del Festival Alta Felicità, appuntamento ormai tradizionale del movimento No Tav, in val di Susa. No tav, gli scontri davanti al cantiere di San Didero (La Stampa)