Volkswagen, accordo raggiunto con IG Metall: nessuna chiusura

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Morti sul lavoro

Le trattative sono state molto lunghe, difficili e cariche di tensione. Alla fine, tra Volkswagen e il potente sindacato tedesco IG Metall è stato raggiunto un accordo. Da entrambe le parti c'era la volontà di trovare un'intesa prima di Natale per dare maggiori certezze ai dipendenti. Effettivamente, questo obiettivo è stato raggiunto e l'accordo è stato salutato dal sindacato come un "miracolo di Natale". (HDmotori)

Se ne è parlato anche su altre testate

Raggiunto al telefono da Repubblica, il capo del consiglio di fabbrica dello stabilimento di Hannover, Stavros Christidis, riconosce alla battagliera leader italiana del consiglio di fabbrica del marchio di aver lottato “con coraggio e sincerità” per evitare il peggio. (la Repubblica)

In un'atmosfera tesa e dopo lunghe trattative, la Volkswagen e i sindacati tedeschi hanno raggiunto un accordo che scongiura lo spettro degli scioperi e traccia una nuova rotta per il colosso automobilistico. (AlVolante)

Il sindacato Ig Metall ha annunciato l’intesa su un piano di riduzione dei costi che eviterà i licenziamenti forzati nelle fabbriche della più grande casa automobilistica in Germania, e anche la chiusura degli stabilimenti tedeschi. (Corriere della Sera)

Volkswagen taglia 35mila posti, ma non ci saranno licenziamenti

Volkswagen intende tagliare più di 35mila posti di lavoro entro il 2030. L'azienda ha annunciato che la riduzione dovrà essere effettuata in modo «socialmente responsabile» e fa parte dell'accordo raggiunto con il sindacato Ig Metall dopo giorni di trattative. (Il Messaggero - Motori)

Il compromesso, nemmeno troppo scontato, è arrivato prima di Natale: il marchio Volkswagen e il sindacato IG Metall hanno raggiunto un'intesa per evitare la temuta chiusura di stabilimenti in Germania. (La Stampa)

Ma l'intesa ha un prezzo molto salato: ci saranno esuberi per 35mila posti sui 300mila totali nei siti del Paese. In extremis Volkswagen e i rappresentanti dei lavoratori - con non poche spinte dal governo di Berlino - evitano la chiusura di tre stabilimenti in Germania, annunciati a ottobre dal colosso che controlla i marchi Audi, Seat e Skoda. (ilmessaggero.it)