PPE: BISOGNA RIVEDERE IL GREEN DEAL
Una sterzata alle politiche climatiche. Secondo il Partito popolare europeo, scuderia della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, c’è bisogno di una proposta che punta a rendere la transizione ecologica più vicina al Paese reale, e quindi alle esigenze dei cittadini europei. Con previa conferenza stampa, il Ppe ha presentato un documento di sei pagine dove sì ribadisce l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, ma cambiando alcune regole dell’agognato Green Deal (L'Opinione)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Alla riunione parteciperanno anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. (la Repubblica)
Séjourné, è a Milano, con l’Italia scelta «non a caso come prima trasferta della Commissione. «Nei prossimi mesi introdurremo meccanismi e politiche per dare uno shock alla domanda e promuovere l’acquisto di auto nuove in Europa». (Il Sole 24 ORE)
Anticipare di un anno, dal 2026 al 2025, la revisione delle norme europee sulle emissioni di Co2 delle auto? «Permetterebbe un reset e una revisione del settore, mettendo d’accordo tutte le parti. A dirlo è il vice ministro del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, oggi giovedì 1… (La Stampa)
È la classica montagna che partorisce un topolino. Il Partito Popolare Europeo, il perno su cui si regge la maggioranza che sostiene la Commissione Ursula II, ha presentato il suo cosiddetto “piano per salvare l’industria dell’automotive” europea, in concreto una richiesta di correttivi alla stringente tagliola green che loro stessi avevano pomposamente predisposto insieme alla Ursula I. (Nicola Porro)
Séjourné, 39 anni e molto vicino al presidente francese Macron, ha la delega alla Prosperità e alla Strategia industriale. (Tom's Hardware Italia)
“Come già anticipato qualche mese fa, la fondazione della struttura negli anni ha subito diversi danni a causa delle forti intemperie atmosferiche – dichiara il Sindaco Lucio Fiordalisio – Una preoccupazione che ci ha sollecitato a presentare un progetto di fattibilità alla Regione Lazio e ad illustrare la problematica al Consigliere regionale Daniele Maura che aveva promesso un immediato riscontro. (Frosinone News)