Versace (in rosso) in vendita? La sfida miliardaria fra Elkann e Pinault
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John Elkann veste Versace? O sarà Francois Pinault? Una sfida modaiola fra miliardari - il patrimonio personale di Pinault è stimato da Forbes oltre i 36 miliardi di dollari - per uno dei brand più prestigiosi al mondo, che potrebbe finire (nuovamente) sul mercato. A riferirlo è Affari Italiani, che parte dai rumors attorno al possibile spin off del brand da parte di Capri Holdings (multinazionale della moda con sede nelle Isole Vergini e fondata dallo stilista americano Michael Kors) alla ricerca di un riposizionamento di alcuni marchi, tra cui appunto Versace, nel momento in cui la sua fusione con Tapestry è stata messa in stand by dalle autorità di controllo degli Stati Uniti (Torino Cronaca)
Su altre testate
Un giudice federale Usa ha bloccato l’acquisizione di Capri Holdings, cui fanno capo i marchi Michael Kors, Versace e Jimmy Choo, da parte di Tapestry, gruppo proprietario di Coach e Kate Spade. L’operazione da 8,5 miliardi di dollari, annunciata nell’agosto del 2023 e già approvata in Europa, secondo la sentenza del tribunale federale di Manhattan indebolirebbe la concorrenza. (Il Sole 24 ORE)
L’anno scorso Tapestry aveva accettato di acquistare Capri: lo scopo era di creare un colosso statunitense del lusso che potesse competere meglio con i più grandi rivali europei. La super holding del lusso Capri, proprietaria di Versace e Michael Kors, crolla alla Borsa di New York. (Il Sole 24 ORE)
Perché il giudice è arrivato a questa conclusione e la difesa delle due società (Milano Finanza)
La nostra informazione domenicale dell’Economia con Amalia inizia con una notizia che sembra un po’ bizzarra. Sintesi della settimana ed evoluzione (ETICinforma)
La decisione ha avuto effetti opposti sui due gruppi coinvolti. Un tribunale statunitense ha bloccato l'acquisizione di Capri Holdings, gruppo che controlla Versace, e Tapestry, che avrebbe creato un colosso della moda da oltre 8,5 miliardi di euro. (QuiFinanza)
Le azioni della casa madre di Michael Kors hanno lasciato sul terreno quasi il 50% del loro valore durante la seduta successiva alla lettura della sentenza. Le due società faranno ricorso ma hanno tempo solo fino al 10 febbraio 2025 per salvare l’accordo da 8,5 miliardi di dollari. (Milano Finanza)