Ramadan, la scuola di Pioltello chiuderà anche nel 2025. Lega sul piede di guerra: «Deriva pericolosa»
La scuola Iqbal Masih di Pioltello anche nel 2025 resterà chiusa per la fine del Ramadan. Riparte così la bufera mediatica che lo scorso anno aveva visto protagonisti direttamente anche il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come riportato da Il Giorno, anche quest'anno la sceltà è stata presa. La decisione Come data per la sospensione delle lezioni e la chiusura della scuola per il 2025 è stata fissata il 31 marzo. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
L'istituto comprensivo statale “Iqbal Masih” di Pioltello, in provincia di Milano, chiuderà, anche quest'anno, per la fine del Ramadan: il Consiglio d'istituto ha votato all'unaminità la decisione, nell'ambito dell'autonomia scolastica. (Il Sole 24 ORE)
Nessuna marcia indietro e nessuna paura di un'altra bufera politica. (Corriere Milano)
Sospenderà le lezioni e resterà chiuso il giorno della festa per la fine del Ramadan l’istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello. Lo ha deciso il consiglio di istituto della scuola. Nel plesso, infatti, i bambini di fede islamica sono circa il 43%, come aveva detto nei mesi scorsi il dirigente scolastico della struttura. (MilanoToday.it)
A deciderlo è stato il consiglio d’istituto, che è frequentato da un 43% di alunni di nazionalità non italiana. Lo scorso marzo, la decisione del preside di chiudere la scuola per la fine del Ramadan ha generato un terremoto politico, con il ministro Giuseppe Valditara che ha chiesto di rettificare la delibera di chiusura. (Open)
La chiusura della scuola per la festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan, è stata confermata anche per il 2025. (DailyMuslim.it)
Pioltello (Milano), 28 agosto 2024 – La scelta della scuola “Iqbal Masih” di Pioltello, multietnica e inclusiva, di confermare anche per questo anno scolastico la fine del Ramadan come giorno di chiusura – scelta anticipata da Il Giorno – ha scatenato le reazioni politiche di quei partiti e di quegli esponenti che già la scorsa primavera avevano sollevato il caso. (IL GIORNO)