I 5 Stelle di nuovo al voto: urne aperte dal 5 all’8 dicembre. Conte: il simbolo? Non è di Grillo
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– Grillo? “Ha esercitato questa facoltà, rivoteremo, sono certo che la comunità risponderà a tono”. Il simbolo? “Appartiene al M5s, non è di Grillo e nemmeno di Conte. Grillo è obbligato anche contrattualmente a non contestarlo. Non può rivendicarlo perché non gli appartiene”. Scissione alle viste? “Non vedo scissioni all’orizzonte”. Giuseppe Conte ancora non si capacita – e lo dice pubblicamente sino allo sfinimento – di come Beppe Grillo stia mettendo in atto questo ‘sabotaggio pazzesco’ del processo costituente e “stia cancellando la sua storia, schiaffeggiando così palesemente tutti gli iscritti e tutto ciò per cui si è battuto in tanti anni”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
E’ paradossale che si rimangi la regola dell’uno vale uno, per affermare la regola che c’è uno che vale più di tutti gli altri messi assieme”. Il tentativo di boicottaggio già c’è stato, ma la maggioranza degli iscritti ha dimostrato di credere a quello che in passato Grillo ha sempre predicato, cioè il valore della democrazia. (SardiniaPost)
C’eravamo tanto amati. Addio al garante, ossia al comico, e al limite dei due mandati. (Nicola Porro)
"Quello di Grillo non è un ricorso - ha detto Conte in collegamento con Il rosso e il nero su Rai Radio Uno - ha chiesto semplicemente di rivotare. C'è tutta una serie di regole che Grillo si era costruito nel tempo e quando abbiamo rivisto lo statuto non c'è stato verso di renderlo un po' più aggiornato. (Today.it)
Le votazioni si svolgeranno dal 5 all'8 dicembre e riguarderanno esclusivamente le modifiche apportate allo Statuto, fra le quali l'abrogazione della funzione dello stesso garante, approvata con oltre il 60 per cento dei consensi. (Tiscali Notizie)
Grillo non si arrende e chiede di ripetere il voto sulle modifiche statutarie. Quest’onda di partecipazione ci fa guardare al futuro con fiducia in un clima di forte rinnovamento, con nuovi obiettivi strategici scelti e approvati dalla nostra comunità». (Corriere Roma)
Beppe Grillo è stato di fatto licenziato al termine dell’assemblea costituente che si è conclusa domenica a Roma. Giuseppe Conte ha vinto su tutta la linea. (LaC news24)